Medico di base, addio alle visite gratis: pagheremo 30€ per ogni visita | Ecco da quando
30 euro a visita medica, verità o bugia? Bisogna capire cosa sta accadendo al sistema sanitario nazionale italiano.
Non ci sono più medici di base questa è una certezza. Il decorso del dottore di famiglia negli anni è stato declinante, perché è una lavoro stancante, ormai volto alla delega verso visite specialistiche e che in teoria richiede un impegno molto gravoso.
Il medico di base, era quello che si preoccupava degli anziani a casa, visite a domicilio, contatto diretto tra le famiglie e la sanità.
Per anni è stato visto come un angelo custode protettore. In effetti ha sempre offerto consigli a tutto tondo ed era veramente un grande punto di riferimento per i suoi pazienti.
Con la modernizzazione e i pazienti sempre più insoddisfatti, le visite sono mutate negli anni, i dottori mancano, hanno poco tempo e preferiscono dirottare i pazienti allo specialista.
Il medico di base si paga adesso?
Una notizia circola in rete da qualche tempo. Inizialmente il web si è scatenato perché si sono trovati molti siti dove si affermava che una visita dal medico condotto sarebbe costata 20 euro.
Ora si trova in rete che il prezzo è aumentato e per poter andare dal dottore, dovete spendere 30 euro. Ovviamente una valanga di critiche si sono sprecate in rete, dal momento che le persone hanno manifestato la loro frustrazione per il fatto che con il carico fiscale a cui sono sottoposti, pagare il medico è un assurdità.
Medici di base e visite a pagamento
I post puntano a generare sdegno con l’affaire delle 30 euro. Tuttavia, le visite del medico di base per i propri assistiti non comportano spese. Per visite a pagamento, come quelle richieste da pazienti non iscritti, residenti fuori zona o per certificati specifici (ad esempio, idoneità sportiva non agonistica), il medico può applicare una tariffa. Gli assistiti, invece, ricevono gratuitamente i certificati per malattia, prescrizioni di farmaci e richieste di visite specialistiche o esami.
Quello che ha destato confusione è la privatizzazione. Questa idea si propone come alternativa alle attese dal medico di famiglia, guardia medica e al pronto soccorso per quanto attiene ai codici bianchi, ad una tariffa definita in linea con l’importo del ticket. Tuttavia, in questo tipo di proposte non è specificato che i cittadini che usufruiranno di questo servizio non riceveranno ricette spendibili nel SSN e quindi la ricaduta economica sui pazienti sarà molto più rilevante rispetto ai 30 euro della visita da un medico diverso dal proprio.