Sanità in Toscana: tra le migliori in Italia per cure e prevenzione | Ecco la lista degli ospedali eccellenti

Equipe medica si prepara per un intervento - lagazzettadelserchio - Fonte: StockAdobe
Il Ministero della Salute ha pubblicato le pagelle relative ai servizi sanitari, regione per regione, e la Toscana svetta tra le prime.
Un’ottima notizia, per il modello sanitario regionale toscano, quella che giunge dal Ministero della Sanità. I dati, che si riferiscono al 2023, dimostrano che la nostra regione ha raggiunto, in relazione alle principali prestazioni e cure sanitarie, livelli di eccellenza.
Sono 25 gli indicatori presi in considerazione dal Ministero al fine di dare una valutazione, la più obiettiva possibile, sulla qualità e la quantità dei “livelli essenziali di assistenza” (LEA), ossia su tutte quelle prestazioni e tutti quei servizi che il SSN è obbligato ad erogare gratuitamente, o dietro pagamento del ticket, alla cittadinanza.
Le grandi aree di indagine su cui si è concentrata la disamina ministeriale sono tre: l’assistenza ospedaliera, la prevenzione e l’assistenza territoriale. Complessivamente, considerando tutti i dati aggregati, la Toscana raggiunge un soddisfacente secondo posto, dietro solo alla regione Veneto.
Secondo posto che la Toscana mantiene anche in due delle tre aree di indagine sopra accennate: quelle della assistenza ospedaliera e dell’assistenza territoriale. In merito al tema della prevenzione, la nostra regione arriva terza, ma sostanzialmente allineata con le altre regioni sul podio, tutte concentrate in un fazzoletto di soli tre punti.
Il grande tema della prevenzione
Sull’importante tema della prevenzione sanitaria, su cui si gioca di fatto la tenuta economica del Sistema Sanitario Nazionale, va evidenziata l’ottima performance della regione in merito alla vaccinazione pediatrica. Anche la prevenzione oncologica ha comunque prodotto buoni risultati.
I dati ministeriali ci ricordano in particolare che – rispetto al 2022 – la regione in questo ambito ha fatto veramente passi da gigante, tanto da migliorare il proprio punteggio in classifica da 86,57 (2022) a 94,9 (2023), su un massimo di 100.

Criticità ancora presenti
Ma quali sono, ad oggi, le principali criticità ancora presenti nel comparto regionale della salute? L’assessore Simone Bezzini ha le idee chiare in merito: “Non ci sfuggono le criticità che le persone ogni giorno ci evidenziano, come il tema delle liste d’attesa, la carenza di alcuni professionisti, di medici di medicina generale specialmente nelle aree interne.”
Elementi di crisi che, certamente, debbono essere risolti. Ma per farlo al meglio c’è bisogno di maggiori risorse, che debbono arrivare dal Ministero.