Salvini ha deciso: “queste auto non possono più circolare in Italia” | Sono morte che camminano su ruote

Matteo Salvini - fonte Flick - LaGazzettadelserchio.it
Un nuovo divieto per i guidatori di questa tipologia di auto, multe salatissime per chi non lo rispetta.
Questo è l’anno delle novità e ben presto molte cose potrebbero cambiare radicalmente anche per il contesto della circolazione stradale.
Le nuove norme introdotte dal Codice della Strada, oltre a prevedere una maggiore tutela dell’impatto ambientale, hanno stabilito alcune regole per le auto di una certa categoria.
Si tratta di un intervento legislativo che mira a contrastare combattere l’elusione fiscale e garantire maggiore trasparenza nella circolazione dei veicoli nel territorio nazionale.
Ciò vuol dire che tutti coloro che circoleranno con veicoli non conformi, si troveranno a fare i conti con sanzioni molto severe.
Circolazione auto, un nuovo divieto
Un’importante precisazione in merito al divieto di circolazione è che tale obbligo non è legato solo a questioni ambientali, ma anche a ragioni di tipo fiscale e burocratico. Una misura collegata a queste preoccupazioni è stata recentemente varata, prima di essere approvata. Questa misura è stata stabilita per evitare che i contribuenti italiani sfruttino escamotage per eludere il pagamento delle tasse di circolazione.
In particolare, per chi risiede all’estero, la normativa consente di circolare in Italia con un veicolo immatricolato all’estero per un anno, a patto che il proprietario sia presente nel Paese. Questo è un importante accorgimento per tutelare i diritti dei cittadini che, per motivi di lavoro o studio, si trovano temporaneamente in Italia. Tuttavia, chi ha un’auto con targa estera e risiede in Italia ha ora un grosso problema.

Obblighi per i conducenti di questa categoria d’auto
Come riporta panoramaauto.it., i cittadini residenti in Italia potranno utilizzare un’auto con targa estera per un periodo massimo di 90 giorni. Trascorso tale periodo, sarà necessario immatricolare il veicolo in Italia per continuare a circolare. Un altro aspetto cruciale è l’obbligo di iscrizione al Registro dei veicoli esteri (Reve). Questo sistema è stato ideato per monitorare e registrare i veicoli con targa straniera circolanti in Italia. L’iscrizione al Reve non è una semplice formalità, ma un obbligo che consente alle autorità di tenere traccia dei veicoli e prevenire frodi fiscali.
Le sanzioni per chi non si conforma a questa norma possono partire da un minimo di 712 fino a 3.558 euro, oltre al possibile ritiro del documento di circolazione. Conseguenze severe sono previste anche per chi supera i limiti temporali. Nello specifico, le sanzioni per il superamento dei 90 giorni possono variare da 400 a 1.600 euro, con il rischio di ritiro del documento di circolazione e, nei casi più gravi, anche la confisca del veicolo. Inoltre, non rispettare il fermo amministrativo del mezzo può comportare multe che raggiungono fino a 7.937 euro. Con queste nuove regole oltre a proteggere il sistema fiscale italiano, si vuole garantire una maggiore equità tra i cittadini.