Continua la battaglia di Claudio Gemignani, insegnante di Religione e Consigliere Comunale di Bagni di Lucca, contro il disturbo alimentare, nello specifico l'anoressia (i disturbi sono tre, anoressia, bulimia, binge eating), che l'ha portato a ricoverarsi per ben 5 mesi e mezzo in una struttura privata convenzionata. "Adesso è iniziata la mia seconda tappa del percorso, quella che mi vede ricoverato tre giorni a settimana in day hospital, dalla mattina alla sera, sempre nella medesima struttura. Questo tipo di ricovero è una opportunità tutta nuova che ci è stata messa a disposizione e proposta. Proposta che io ho accettato immediatamente, perché sento di averne ancora bisogno.
Come ho sempre detto e come mi è stato confermato anche dalla mia equipe, composta da educatrici, psicologa, psichiatra, nutrizionista, dal disturbo non si può guarire del tutto, ma abbiamo la possibilità e l'opportunità di guardarlo in faccia ed acquisire quelle armi adatte per metterlo in gabbia. Sono stato fuori di struttura un mese e mi sono reso conto che devo ancora perfezionare alcune armi.
Sono determinato più che mai a combattere la buona battaglia, e sono disposto a mettermi a disposizione, come avevo promesso, anche di coloro che soffrono del disturbo personalmente o che hanno affetti vicini che ne soffrono.
Questa è la lezione che sto imparando.
Per questo come promesso, mi sono messo a disposizione della Associazione A.C.C.A. LUCCA ODV, associazione cura comportamenti alimentari.
Come? Intanto diventandone socio.
Poi diventandone volontario (collaborerò a tutte le iniziative che la stessa associazione farà, a partire dalla marcia del fiocchetto lilla, che si terrà nel giorno ad esso dedicato, il 15 marzo).
Ho già proposto alle scuole, al Consiglio Comunale, a singoli cittadini, di collaborare ad organizzare lezioni, gazebo, banchetti, manifestazioni e quant'altro.
Devo ancora una volta ringraziare la marea umana di bene che mi ha inondato: straordinaria.
Entrando nello specifico, in questo mese in cui sono stato fuori, tra il primo lungo ricovero e quello in day hospital partito in questi giorni, ho già organizzato una prima raccolta di offerte da destinare alle necessità della Associazione Acca.
Raccolta che ha fruttato trecentocinquanta euro.
Ma non sono stato solo.
Oltre a ringraziare chi ha contribuito, tengo a ringraziare la mia amica e compagna di percorso Rachele di Simo.
La ringrazio di cuore non solo perché ha collaborato alla raccolta, ma anche perché ne ha da subito appoggiato modi e contenuti. Sono orgoglioso di averla conosciuta. Se c'è un'altra cosa di buono che ha lasciato il ricovero, sono le amicizie forti e vere.
Abbiamo infatti consegnato insieme, c'è il video pubblicato sui nostri profili facebook, a Valentina Aletti, responsabile della nostra Associazione, la somma raccolta per la quale ci è stata rilasciata apposita ricevuta per chiunque la volesse vedere.
Il sapere di non essere solo a lottare, è motivo per andare avanti.
La sofferenza costeggia la vita di ognuno di tutti: sta a noi trarci sempre il buono.
Concludo con uno slogan che è il motto di noi che siamo nella struttura: noi abbiamo scelto la cura, noi abbiamo scelto la vita!".
