"E' probabilmente il risultato più basso od uno dei più bassi del centrosinistra nella storia, con questi dati prendo atto anche della mia sconfitta nel collegio toscano dove ero candidato".
Con queste parole, intorno alle 2 di notte, l'ex capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci ha ammesso la propria sconfitta, riconoscendo anche solo dai dati parziali la vittoria dell'avversario Manfredi Potenti candidato della coalizione di destra.
Candidato nel collegio uninominale Toscana - 02, comprendente Livorno, Pisa e Viareggio, Marcucci ha perso lo scontro diretto con Potenti, il quale ha tenuto un vantaggio di varie decine di migliaia di voti per l'intera corsa elettorale. Con oltre sei punti percentuali di svantaggio, ancor prima degli ultimi scrutini, la partita elettorale del senatore lucchese si può dire definitivamente chiusa.
Nonostante la "fuga" strategica - impostagli da un Letta che, a nostro avviso, non l'ha mai amato completamente - del senatore lucchese dal suo comune di provenienza, forse legata al recente trionfo del sindaco di centrodestra Mario Pardini, anche l'approdo costiero si è dimostrato quindi egualmente fallimentare, probabilmente proprio a causa del suo giocare "fuori casa" e, in particolare, in una piazza come Livorno.
Tra l'altro, se può essere una consolazione, anche il candidato del Pd all'uninominale della Camera nel collegio livornese Andrea Romano - originario proprio della provincia labronica - sta vivendo ore al cardiopalma. Rimasto testa a testa con l'avversario della coalizione opposta per quasi l'intero scrutinio elettorale, Romano sta gradualmente perdendo posizioni con il rischio, concreto, di tornare a casa con un’onorevole sconfitta costituita da pochi punti percentuali, sebbene manchino ancora numerosi seggi da controllare.
Prendendo coscienza della sconfitta e delle decine di migliaia di voti che separavano i due, l'ex senatore Marcucci ha augurato buon lavoro all'avversario e vincitore Manfredi Potenti attraverso un tweet.