Arriva un no secco, da parte della popolazione di Diecimo, all’idea di installare un’antenna di telefonia mobile sul proprio territorio.
La struttura, che raggiungerebbe un’altezza di 36 metri al termine dei lavori, verrebbe posizionata in località Vignole, a poche decine di metri dalle abitazioni e a soli cento metri da un parco giochi.
Condizioni che hanno portato i cittadini a esprimere un parere totalmente contrario, e sottoscritto attraverso un comunicato: c’è l’idea che l’antenna arrechi un danno permanente al paesaggio territoriale, ma ciò che davvero spaventa gli abitanti è la possibilità che i campi elettromagnetici potenziati dall’antenna possano essere dannosi specialmente per i figli. Nella nota, i cittadini fanno riferimento ad alcuni studi che certificherebbero le loro preoccupazioni, e nonostante non portino citazioni a supporto della loro tesi, da quello che si legge, sarà molto difficile fargli cambiare idea.
“No antenna! I cittadini di Diecimo si oppongono all'installazione di una antenna di telefonia mobile alta Ben 36 metri in località Vignole: ci preoccupiamo della salute dei nostri figli. Infatti – spiegano i cittadini – l’antenna risulterebbe non solo vicinissima, a trenta-quaranta metri dalle abitazioni, ma nemmeno a cento metri da un parco giochi e da una zona molto frequentata da mamme e bambini. Quindi, secondo il principio di cautela e precauzione avvalorato da studi scientifici che dimostrano una maggiore vulnerabilità dei bambini esposti a campi elettromagnetici, chiediamo all'azienda di desistere da questo progetto, e all'amministrazione comunale di trovare un sito alternativo il più possibile lontano dal centro abitato e da edifici di interesse storico culturale come la pieve millenaria. Tale antenna, posta in quel sito, creerebbe un danno paesaggistico sul territorio, deturpandolo per sempre. La popolazione rimane vigile affinché questo progetto non si realizzi”.
