Cultura, tradizione, fantasia, didattica: sono questi i temi principali affrontati nella visita al Museo italiano dell’immaginario folklorico di Piazza al Serchio dalle scolaresche provenienti dal liceo artistico “Gaetano Chierici” di Reggio Emilia.
Gli studenti, alle prese con un progetto basato sulla figura di Ludovico Ariosto, hanno concluso e arricchito la loro esperienza di studio tra i crinali della Garfagnana, una terra con cui il poeta reggiano ha dovuto, nel bene e nel male, fare i conti nel corso della propria vita, ma alla quale ha legato il suo nome per sempre, come ci ricordano le iniziative svoltesi nel 2022 a Castelnuovo di Garfagnana (Terre Fuoriose) in collaborazione con Lucca Comics and Games per celebrare i 500 anni dall’arrivo dell’Ariosto stesso.
Continua quindi, nonostante gli anni e le generazioni che passano, l’immaginario ariostesco rinsalda il legame e la curiosità tra queste due terre separate sì dalle cime appenniniche, ma “sorelle” per secoli sotto l’influenza dei duchi estensi prima e modenesi poi.
I ragazzi hanno potuto ascoltare e apprendere come veniva visto l’Ariosto nell’altra sua terra, ampliando in tal modo la conoscenza sulla sua storia e la sua personalità proprio in luce del suo periodo garfagnino, durato tre anni, in cui il poeta ha dovuto scontrarsi con la dura realtà del comando e le sue sfide.
Nella seconda parte dell’incontro, svoltasi al teatrino di Piazza, i ragazzi hanno potuto approfondire la tematica sull’immaginario folkloristico locale, e assistere a una rappresentazione del tradizionale “Canto del Maggio” garfagnino.
Questa esperienza, seppur formativa, avrà sicuramente fatto vedere agli occhi dei ragazzi la Garfagnana come una terra piena di tradizione, e perché no, anche un po’ di magia.