Il Palio di Gallicano fa sempre parlare. Secondo il PD di Gallicano” la scelta di affidare l’organizzazione della manifestazione ad un’agenzia privata, la Press srl, doveva essere evitata.
“Sarebbe stato meglio, per esempio, ricostituire una pro loco – esordiscono i rappresentanti del partito - fatta di volontari, affiancati dal personale e dalle dotazioni degli uffici comunali. L'amministrazione ha preferito liquidare la questione dando tutto "all'esterno", affidandosi a professionisti, al di fuori di Gallicano, digiuni anche dello spirito che anima la manifestazione. Certo, l'operazione richiesta per formare una nuova Pro loco, avrebbe comportato un grande impegno da parte del sindaco e dell'assessore alla cultura, i quali hanno scelto la via più breve, quella meno faticosa, ma...ci chiediamo: " è stata la migliore?"
“Si dovrebbero verificare i costi dell’organizzazione e quanto sia rimasto nelle casse dei Rioni, che sono gli artefici delle due uscite e di un lavoro immane che li impegna per mesi e mesi. Ma, non facendone solo una questione strettamente economica, va ricordato che la presenza di una pro loco, garantiva lo svolgimento di diverse manifestazioni nell'arco dell'anno e, soprattutto, l'organizzazione del "Luglio gallicanese " che animava le estati del capoluogo”.
“In definitiva – proseguono - ai Rioni, spetterà circa la metà del guadagno delle scorse edizioni. Inoltre le scelte dell'amministrazione non hanno comportato solo un danno economico, ma hanno anche rivelato la mancanza di lungimiranza nella promozione della manifestazione per garantirne la continuità ed il decollo. Ci chiediamo infatti se non sarebbe stato più vantaggioso per i Rioni, trovare soluzioni alternative all'acquisto delle tre sedi (operazione da 180 mila euro) ricavandole da spazi comunali già esistenti e investendo quella ragguardevole cifra nell'acquisto, ad esempio, di tribune e realizzando un "anfiteatro naturale " in Piazza Caponnetto. Ma un'altra occasione, a nostro avviso, è andata persa, perché, se proprio costretti a concedere la manifestazione a dei privati, si poteva pensare di creare una gestione che impiegasse giovani di Gallicano retribuendone l'operato. Anche in questo caso i nostri amministratori, che a parole dicono di tenere tanto al Palio, coi fatti finiscono per scegliere sempre le soluzioni più spicciole, senza creare niente di nuovo e di proficuo per il futuro dei Rioni e della manifestazione”.