Dopo una settimana di pausa, gli immancabili appuntamenti dei “Giovedì al museo” del Museo italiano dell’immaginario folklorico di Piazza al Serchio ritornano a scaldare le fredde notti di fine autunno lungo l’alto corso del Serchio. Calore è di certo la parola chiave per descrivere la serata di ieri, visto che il nuovo libro dell’artista ed ex carabiniere Luciano Zanelli, Profumi e ricordi della mia Garfagnana, è senza ombra di dubbio un concentrato di emozioni indelebili, ricordi che premono sull’anima per una vita intera, un ritratto eccezionale e nostalgico di una terra, l’Alta Garfagnana degli Anni 50’, ormai definitivamente perduta.
C’è davvero di tutto nell’ultima opera dello scrittore nativo del comune di Giuncugnano: gli aneddoti storici più o meno piacevoli al ricordo, la descrizione minuziosa del lento e difficile scorrere della vita contadina degli abitanti dell’epoca, ma anche affetti speciali, come un commuovente passo dedicato alla nonna, le storie che giovani e vecchi si raccontavano al “metato”, i racconti che restano in bilico sulla sottile linea tra realtà e folklore.
Piccoli gesti, la bellezza insita nella semplicità, grandi fatiche e molto spesso povertà materiale, tradizioni orali antiche come la valle stessa, un rapporto di simbiosi e scontro con la selvaggia natura circostante.
Zanelli riesce a far rimembrare agli altri attimi di vita che non appartengono a loro, con una forza espressiva e una capacità descrittiva che trasportano verso un mondo antico costellato di difficoltà, ma anche di feste, celebrazioni, e una comunità salda su cui potevi, e forse dovevi, sempre contare.
Lo scrittore non dimentica niente, ma nemmeno rimpiange le scelte che lo portarono, a soli 17 anni, ad arruolarsi nell’arma dei carabinieri e a lasciare la Garfagnana, ritrovandosi a Roma e passando lì buona parte della sua vita.
Come spiega lui stesso, non era una questione di malessere, ma una curiosità che sempre lo ha animato mentre guardava le apuane, e già si immaginava, leopardianamente parlando, cosa serbava e offriva il mondo “là fuori”.
Ora, Profumi e ricordi della mia Garfagnana diventerà anche un audiolibro, come rimarca Andrea Giannasi della casa editrice Tralerighelibri: formato inedito quello su cui ha deciso di puntare la casa editrice, sono infatti solo dieci gli autori scelti per approcciarsi al formato, ma che vuole avvicinare coloro che forse non hanno il tempo di leggere, o per raggiungere quelle molte persone anziane che di certo rivivrebbero nei racconti di Zanelli.
Le domande sono tante alla fine dell’intervento dello scrittore, molte sono considerazioni fini a sé stesse, ma c’è tempo anche per parlare del futuro della Garfagnana, e lo scrittore esprime con lucidità un giudizio che non può che suonare come un monito anche troppo veritiero.
“La Garfagnana è una terra meravigliosa, piena di storia, cultura e paesaggi mozzafiato. Eppure, la bellezza certe volte non basta: c’è bisogno di idee e progetti che abbiano ben chiari un percorso sostenibile o di sviluppo, altrimenti sarà molto difficile che la nostra terra possa andare incontro ad una felice riqualificazione e tornare ad essere un luogo che attrae le persone a restare”.