In Garfagnana in questi giorni non si parla d’altro: l’intervento di Concita De Gregorio su Rai 2 sta facendo infuriare non poche persone, dai comuni cittadini alle cariche politiche. In una lunga nota, ha voluto esprimere il suo dissenso anche il segretario della Lega Luigi Pellegrinotti: “Quando pochi giorni fa, guardando annoiato il Programma Belve su Rai2, che è tutto un dire, ho ascoltato la nota giornalista di sinistra, schieratissima a difendere i diritti calpestati dei poveri radical chic da salotto con le poltrone ben imbottite, Concita De Gregorio affermare con sicumera che in Garfagnana si mozzano teste come se non ci fosse un domani, sono trasalito”.
“Oh in che posto mai, mi son venuto a trovare? – si chiede ironicamente il segretario - Del passato burrascoso della zona, si sapeva molto bene dalle accorate lettere dell’Ariosto che invocava presto un suo ritorno in quel di Ferrara alla corte degli Este, e così dei noti briganti che pullulavano le selve frondose dei nostri monti, ma che in epoca moderna ci si trastullasse ancora a tagliar teste, francamente mi era sfuggito, come pare anche al resto della cittadinanza.”
Pellegrinotti si chiede poi, nella lunga nota, come la De Gregorio, essendo una persona colta e avvezza a misurare le parole, vista la sua professione, possa aver detto parole così pesanti nei confronti del popolo garfagnino. Il segretario, ipotizza che la giornalista, notoriamente di sinistra, non stia passando momenti felici dopo la vittoria della destra, convinta che tutta Italia sia "in mano ad una banda di barbari. La bile, poi, le deve essere salita talmente in alto da obnubilare le sue facoltà mentali, cosicché ha partorito la stupidaggine del mese”.
“Quindi, recuperi quanto prima la lucidità necessaria, chieda scusa ai cittadini garfagnini ed il nostro presidente dell’Unione dei Comuni, corra ad invitarla che nonostante che il suo credo politico abbia i natali dai giacobini francesi, quelli si che se ne intendevano di taglio delle teste, noi siamo bravi cristiani e la accoglieremo a braccia aperte” conclude Pellegrinotti.