1-1
OSTIA MARE LIDO CALCIO (4-4-2): Borrelli, Pompei (20’ st Milani), Succi (34’ st Pasqualoni), Gelonese, Roberti, De Cenco, Compagnone (20’ st Lazzeri), De Crescenzo, Sbardella, Amendola, Mazzei. A disp.: Zizzania, Talamonti, Santovito, Santarpia, Monni, Frasca. All.: Giorgio Galluzzo
GHIVIBORGO VDS (4-3-3): Antonini, Rotunno, Seminara, Signorelli, Videtta, Mukaj, Pera, Bachini (39’ st Del Carlo), Mata Gozalbez (14’ st Bongiorni), Nottoli (28’ st Sgherri), Zini. A disp.: Velani G., Bertonelli, Agyei, Giulianelli, Campani, Del Dotto. All.: Massimo Maccarone
Arbitro e Assistenti: Davide Galiffi (Alghero) / Diego Massa (Carbonia), Flavio Pisu (Oristano)
Marcatori: 26’ pt Pera (G), 20’ st Milani (O)
Note: Ammoniti – De Crescenzo (O), Amendola (O), Pasqualoni (O), Sbardella (O), Bachini (G), Rotunno (G)
Di una cosa c’è da star certi: in questo primo scorcio di campionato, il Ghiviborgo torna sempre a casa con almeno un punto.
Quattro partite e zero sconfitte, un bottino per ora niente male, ma che sarebbe potuto essere ancora più ghiotto se gli uomini di Mister Maccarone fossero riusciti a trasformare qualche pareggio in una vittoria in più.
Sono infatti già tre gli incontri a cui i colchoneros hanno dovuto apporre la X: un trend sicuramente non preoccupante, ma che rischia di togliere punti preziosi per il prosieguo della stagione.
L’avversario di oggi, padrone di casa a Ladispoli, era l’Ostia Mare: squadra senza dubbio di tutto rispetto, ma con già all’attivo due sconfitte nelle prime quattro uscite stagionali.
Senza dover dare giudizi negativi, la differenza tra le due squadre si vede: i biancorossoblù hanno individualità differenti, e mostrano un gioco corale che costringe per i primi 45 minuti l’Ostia a stazionare nella propria metà campo. Le occasioni fioccano, e una riesce persino anche a bucare il portiere di casa Borrelli: la firma è sempre di Pera, che sembra mettere finalmente il match in discesa al 26’ del primo tempo.
Anche nella ripresa le cose sembrano non cambiare troppo, ma un intuizione di Mister Galluzzo spariglia le carte in tavola: al 20’ entra Milazzo, sostituto di uno stanco Pompei, e tempo pochi secondi che lo stesso Milazzo riporta il risultato in parità.
Una bella mazzata per gli ospiti, che nonostante la supremazia relativa del palleggio sono costretti a tornare in Toscana con l’ennesimo punticino.
La classifica di certo non piange, ma viste le prestazione questo Ghiviborgo meriterebbe qualcosa di più: tra otto giorni si torna di nuovo in campo, questa volta al Carraia, e non sia mai che i tre punti ritornino lungo il Serchio nell’affascinante sfida contro il Livorno 1915.