“Buona festa dell’1 maggio” | Ultim’ora Giorgetti: inseriti 172 euro nello stipendio per tutti i lavoratori

Ministro Giorgetti

Ministro Giorgetti - Fonte Facebook - LaGazzettadelserchio.it

Aumenti per gli stipendi italiani, per moltissimi lavoratori potrebbero esserci cambiamenti importanti.

La situazione degli stipendi in Italia dopo un lungo periodo di difficoltà pare ora sia in netta ripresa. Come riportano gli ulitmi dati Istat, nel 2024 le retribuzioni orarie dei lavoratori dipendenti sono cresciute del 3,1 per cento rispetto all’anno precedente.

Parliamo quindi di buona notizia che vede un margine di miglioramento importante dopo anni in cui l’aumento generale dei prezzi aveva sostanzialmente reso più povero chi aveva un reddito fisso.

Il 2024 è stato infatti il primo anno dal 2020 in cui le retribuzioni medie sono tornate a crescere più del costo della vita.

Significa che lo scorso anno i lavoratori nel nostro Paese hanno guadagnato potere d’acquisto, e che a dicembre potevano fare e comprare più cose di quanto potessero fare solo 12 mesi prima. Nel frattempo in questi giorni si discute su ulteriori aumenti.

Retribuzioni in aumento

Uno dei principali problemi dell’economia italiana che blocca la crescita retributiva è di natura contrattuale e sindacale. Gran parte degli aumenti di stipendio, come quelli registrati dall’Istat, passano infatti per i rinnovi dei cosiddetti contratti collettivi. Quest’ultimi sono contratti standard diffusissimi in tutta Europa e in Italia, negoziati a livello nazionale dai sindacati (le organizzazioni che rappresentano i lavoratori) e dalle associazioni datoriali (che rappresentano le aziende).

In questi contratti sono stabilite per i vari settori le condizioni di base del rapporto di lavoro, come le retribuzioni minime, gli orari, le ferie, e via così. E’ proprio a proposito di tali contratti che ora si parla di un aumento di circa 172 euro lordi.

Aumenti stipendi
Aumenti stipendi – Fonte Pixabay – LaGazzettadelserchio.it

La trattativa in corso

Il rinnovo di contratto collettivo 2022-2024 per il comparto Sanità si è bloccato. Il contratto risulta essere scaduto ancora prima di essere firmato, ma le trattative sono ferme perché i sindacati principali (Cgil, Uil e Nursing Up) si sono opposti, chiedendo aumenti maggiori. Al momento l’offerta è la stessa, e a quanto pare difficilmente cambierà: circa 172 euro lordi al mese di aumento, in media.

L‘Aran, l’agenzia che tratta per conto del governo i rinnovi dei Ccnl del pubblico impiego con le parti sociali, domani (martedì 29 aprile) incontrerà i sindacati dei dipendenti del comparto. Il negoziato interessa 580mila lavoratori del Snn tra infermieri, tecnici e personale non dirigente. Oltre all’aumento da circa 172 euro lordi c’è la possibilità di introdurre alcune novità dal punto di vista normativo, per altri dipendenti pubblici. Si parla, ad esempio, della settimana corta e della riduzione dei turni, o di esonerare i dipendenti con più anzianità dai turni notturni. Ma anche di fornire una forma di sostegno psicologico per gli operatori sanitari.