Legge 104, da oggi ti becchi l’assegno annuale da 30mila euro: abbattuta l’attesa mensile | I caregiver diventano ricchissimi

Novità in merito alla Legge 104 (Fonte: Canva) - www.lagazzettadelserchio.it
Cosa vuol dire che chi usufruisce della Legge 104 come caregiver, potrebbe guadagnare addirittura un assegno annuale da 30mila euro? Facciamo chiarezza in merito.
La Legge 104/1992 fa parte della normativa italiana che regola l’integrazione sociale, i diritti e l’assistenza delle persone con disabilità e dei loro familiari che se ne prendono cura. Sono previsti permessi retributivi per i lavoratori disabili e per i caregiver che li assistono. Anche agevolazioni fiscali e anche altri supporti diretti alla famiglia, come per esempio il riconoscimento di congedi per l’assistenza e così via.
Chi ottiene la Legge 104, avrà diritto a permessi retribuiti durante l’anno, precisamente 3 giorni al mese o 2 ore al giorno per svolgere attività per esempio visite o nel caso del caregiver per accompagnare il parente disabile in ospedale e così via.
Inoltre sono previsti anche congedi straordinari di 2 anni per tutti quei familiari che devono assistere a parenti disabili in situazioni molto gravi. Queste informazioni più o meno le conosciamo già tutti. Allora perché si parla di un assegno annuale da 30mila euro che potrebbero prendere coloro che li assistono? Facciamo chiarezza.
Cosa si può fare se si prende la Legge 104 per un familiare
Prima di parlarvi del caso in apertura, è bene sapere che i permessi che vengono concessi dalla Legge 104 devono essere utilizzati per la persona da accudire. Come rivelano da quifinanza.it, il caregiver in quelle ore dovrà svolgere attività e assistenza domestica e diretta al parente disabile. Inoltre dovrà comunque svolgere tutte quelle attività che anche se diverse dovranno essere comunque complementari, accessorie e necessarie per migliorare il più possibile l’assistenza del malato.
Per farvi degli esempi, se il caregiver, nelle ore di permesso che usufruisce della Legge 104 si reca per esempio in farmacia, o dal dottore, o acquista cibi e bevande sempre legate ai servizi rilasciati alla persona con disabilità non viola la legge. Diverso è invece il discorso per coloro che svolgono attività che non c’entrano nulla con la cura del familiare. Per esempio andare in vacanza, svolgere sport, uscire con gli amici e nei casi più gravi svolgere un secondo lavoro o attività in nero. Tutti questi casi violano la legge e vengono rilegati alla truffa ai danni dello Stato.

Il rimborso del caregiver
Come mai si parla di un assegno da 30mila euro verso i caregiver che usufruiscono della Legge 104? Ebbene, vi abbiamo fatto tutto questo preambolo nel paragrafo precedente, in modo da poterci collegare ad un recente caso sottoposto in tribunale, come possiamo leggere da quifinanza.it. Un dipendente della Cotral, società di trasporto pubblico locale nel Lazio, era stato licenziato perché sorpreso a fare shopping durante le ore di permesso previste nella 104.
Dopo diversi ricorsi e sentenze emessi dalla Cassazione e dalla Corte di Appello, l’attuale pensionato ha vinto la causa. Ha ottenenuto il pagamento del totale delle spese processuali di più di 30mila euro da parte della sua ex azienda. Anche la ricezione delle differenze retributive e contributive subite durante questa lunga battaglia. In definitiva è stato confermato che all’epoca aveva agito nel pieno interesse del suocero disabile.