Meloni, approvata la manovra “uccidi-lavoratori”: è pronta la raccomandata | Nel 2025 rimani a casa

Giorgia Meloni - foto ANSA - LaGazzettadelSerchio.it

Giorgia Meloni - foto ANSA - LaGazzettadelSerchio.it

La Premier pone il suo ok e la rivolta è immediata. Da gennaio la situazione si complica per tutti, soprattutto per questi.

Sin da quando è diventata Premier l’attuale Presidente Giorgia Meloni, in molti si aspettavano un cambio radicale rispetto al passato e soprattutto rispetto agli ultimi Governi che ci sono stati.

In modo specifico, proprio un anno fa, in alcune zone d’Italia si respirava aria di rivolta e ribellione per un motivo ben preciso: il Reddito di Cittadinanza.

Questo importante sussidio economico voluto fortemente dal Governo dei Movimento Cinque Stelle con Giuseppe Conte Premier, è stato per diverso tempo uno strumento che ha agevolato la vita di tantissime persone.

Proprio con il Governo Meloni, da gennaio del 2024 esso ha cambiato radicalmente le sue vesti e anche il nome.

Le decisioni del Governo Meloni

Si è passati in automatico all’Assegno di inclusione che è stato elargito a categorie più precise e dettagliate di persone con diverse difficoltà, ma non solo. Tanti sono stati i corsi fruiti online e dal vivo per fornire le basi gratuite e mettere nella condizione le persone di cercare un nuovo lavoro acquisendo delle competenze specifiche. Quindi, per tutti coloro che hanno potuto storcere il naso inizialmente dinanzi a questa novità, ora si stanno ricredendo.

Considerando che l’essere umano in particolare tende ad essere sempre insoddisfatto di ciò che lo circonda e ha sempre da lamentarsi, ora però sembra che l’ultima manovra non faccia piacere veramente a nessuno. Se con la migrazione da Reddito di Cittadinanza ad Assegno di inclusione si poteva ragionare, qui invece la situazione cambia.

Uomo triste che rischia di essere licenziato - foto Pexels - LaGazzettadelSerchio.it
Uomo triste che rischia di essere licenziato – foto Pexels – LaGazzettadelSerchio.it

La manovra “uccidi-lavoratori” non risparmia nessuno: ecco chi rischia il posto nel 2025

Stando a quanto riportato da Money.it, nel 2025 ci sono alcune categorie di lavoratori che rischiano il licenziamento infatti, anche per il prossimo anno le regole che riguardano ciò non cambiano. Si sta, comunque, lavorando attentamente con il Ddl Collegato affinché possa essere introdotta una forma di ‘dimissioni in bianco’ per tutti coloro che vengono ritenuti assenteisti sul posto di lavoro.

Chiaramente, un’altra cosa importante riguarda chi si ritrova durante il periodo di prova. Infatti, entrambe le parti possono decidere di mettere fine al rapporto senza nemmeno il preavviso. Invece, per il licenziamento disciplinare, esso si ramifica sempre per giusta causa con obbligo di preavviso e giustificato con motivo soggettivo in merito al motivato scarso rendimento.