Castelnuovo di Garfagnana: sicurezza stradale in pericolo | Un cittadino richiede all’amministrazione comunale un intervento immediato

Cieco e attraversamento pedonale

Una persona non vedente attraversa la strada - lagazzettadelserchio.it - Fonte: StockAdobe

A dare l’allarme è Filippo Lifodi, addetto all’assistenza di base sanitaria e sociale, preoccupato per tutte le persone affette da disabilità.

Filippo Lifodi, cittadino di Castelnuovo di Garfagnana e addetto all’assistenza di base sanitaria e sociale, ha deciso di lanciare un appello pubblico per richiamare l’attenzione sulla condizione di insicurezza stradale che si riscontra in alcune zone centrali del paese.

La sua denuncia nasce da una esperienza personale diretta: affetto da una disabilità con invalidità civile riconosciuta pari al 46%, Lifodi vive ogni giorno sulla propria pelle le difficoltà di muoversi in sicurezza, in particolare lungo il tratto che collega la stazione ferroviaria al centro storico della cittadina.

Il percorso in questione è frequentato quotidianamente da studenti, pendolari, anziani, turisti, genitori con passeggini e cittadini di ogni età e condizione.

Nonostante ciò, esso presenta gravi criticità: marciapiedi stretti o inesistenti, attraversamenti pedonali scoloriti o posizionati in punti poco visibili, scarsa illuminazione nelle ore serali e notturne e, soprattutto, l’assenza di dispositivi efficaci per contenere la velocità dei veicoli. In alcuni punti, emerge dalle dichiarazioni di Lifodi, diviene veramente difficile attraversare in sicurezza, ad esempio se si ha con sé una carrozzina.

Tre interventi urgenti da praticare

Sembrerebbe proprio che chi deve muoversi a piedi – questa è la conclusione – non venga considerato. Nel suo appello, Lifodi indica con chiarezza tre interventi urgenti e praticabili: l’installazione di dissuasori di velocità – magari accompagnati da dossi artificiali – nei punti più critici; il rifacimento completo della segnaletica orizzontale e verticale, in modo da rendere immediatamente riconoscibili gli attraversamenti pedonali; l’introduzione di semafori intelligenti o dispositivi di controllo elettronico capaci di monitorare la velocità dei veicoli in transito.

Si tratterebbe – sostiene Lifodi – di interventi concreti e realizzabili con costi contenuti.

Un dosso artificiale
Dosso artificiale – lagazzettadelserchio.it – Fonte: StockAdobe

Il diritto alla sicurezza stradale

Oltre alla dimensione tecnica, Lifodi sottolinea l’aspetto etico e sociale della questione: garantire la sicurezza delle persone più vulnerabili è un dovere civico e morale.

I disabili spesso faticano anche solo a far sentire la propria voce. L’indifferenza e la burocrazia con cui costoro sono costretti a scontrarsi non è infatti cosa da poco. Il silenzio, comunque, non significa assenza del problema: ciò che manca è che vi sia qualcuno che ascolti.