Addio ai condizionatori d’aria: con il metodo centroafricano ti ritrovi casa fresca con 2€ al mese | È una manna dal cielo

Climatizzatore

Climatizzatore (Pexels) - lagazzettadelserchio.it

Arriva un metodo che cambia per sempre il modo di rinfrescare la casa. Saluta il condizionatore. Con due euro tieni fresca tutta la casa. 

Quando fa caldo, il ventilatore e il condizionatore si rivelano degli ottimi alleati contro le alte temperature. Accesi a tutta potenza rinfrescano l’ambiente in pochissimi minuti, mantenendolo fresco a lungo.

È da anni che le persone li utilizzano, soprattutto il ventilatore, che consuma meno energia rispetto al condizionatore, risultando comunque efficiente.

Tuttavia negli ultimi tempi le cose stanno cambiando. Un nuovo strumento si sta dimostrando molto più efficace dei tradizionali, tanto che c’è la possibilità che in futuro venga sostituito ai classici.

Non consuma elettricità, costa pochissimo ed è silenzioso. Rivoluzionerà il modo di raffrescare.

Pratico e a basso consumo

È stato ideato da un ingegnere del Camerun, ma è sbagliato definirlo un climatizzatore. A differenza del tradizionale, come indica “greenme.it”, non usa gas refrigeranti e non consuma energia elettrica dalla rete. Non ha neppure compressori, né parti rumorose.

È in pratica uno strumento silenzioso, che sfrutta l’energia solare e che funziona in autonomia. Non ha quindi bisogno della presa elettrica. Ciò infatti lo rende anche trasportabile, per cui oltre a essere efficiente, è anche qualcosa di pratico.

DinaBreeze
Nuovo climatizzatore (Facebook) – lagazzettadelserchio.it

Pronto a sostituire i classici strumenti

È molto semplice il modo in cui questo strumento funziona. Come “greenme.it” spiega, l’acqua evapora, l’aria si raffresca. In pratica dentro al dispositivo, l’aria calda passa attraverso un filtro bagnato, che in modo naturale abbassa la temperatura e allo stesso tempo trattiene le impurità. Così facendo il DinaBrezze riesce a garantire un’aria più fresca e sana, senza il bisogno di apparecchi rumorosi e artificiali.

Per ricaricarlo occorre quindi la luce solare, ma in alternativa si può caricare con un cavo USB-C a una classica fonte di energia, come un powerbank. Non occorre quindi altro che del sole e un po’ d’acqua per farlo funzionare.