Discarica abusiva a San Miniato: sequestrata un’area con elettrodomestici, auto e rifiuti pericolosi

Discarica

Ammasso di rifiuti ingombranti - lagazzettadelserchio.it - Fonte: StockAdobe

L’area, di circa 200 metri quadri, era gestita illegalmente da due persone, entrambe denunciate dalla Guardia di Finanza.

Con una operazione accuratamente pianificata, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Pisa ha sequestrato un’area di circa 200 metri quadri nel territorio comunale di San Miniato, divenuta una vera e propria discarica abusiva.

L’intervento, condotto dai militari della Compagnia di San Miniato con il supporto della Sezione Aerea di Pisa, ha portato alla scoperta di un’area disseminata di rifiuti speciali, elettrodomestici fuori uso, carcasse di veicoli e materiali da demolizione, tutti abbandonati direttamente sul terreno in violazione delle più elementari norme di tutela ambientale.

Ciò che più colpisce non è soltanto l’accumulo indiscriminato di oggetti e materiali, ma l’assoluta assenza di qualsiasi misura di contenimento o prevenzione: nessuna impermeabilizzazione del suolo, nessun sistema di raccolta per i percolati, nessuna barriera a protezione del terreno e delle falde.

L’area, esposta agli agenti atmosferici, si trova inoltre nelle vicinanze di corsi d’acqua che confluiscono nel fiume Arno, il che accresce notevolmente il rischio di dispersione di sostanze inquinanti nel sistema idrico.

I rischi ambientali

Le conseguenze ambientali di una simile condotta possono essere gravi e persistenti. Oli minerali, liquidi refrigeranti, metalli pesanti rilasciati da batterie esauste e componenti elettronici degradati possono penetrare nel terreno, inquinare le falde acquifere e compromettere l’equilibrio degli ecosistemi locali.

La presenza di rifiuti pericolosi come elettrodomestici e veicoli non bonificati aggrava ulteriormente il quadro, poiché molte di queste apparecchiature contengono sostanze nocive quali piombo, nercurio, cadmio e PCB (policlorobifenili), noti per la loro persistenza e tossicità. L’attività investigativa, supportata anche da rilievi catastali e osservazioni dirette, ha condotto al sequestro dell’intera area e alla denuncia di due soggetti all’Autorità Giudiziaria.

Discarica vista sall'alto
Discarica vista dall’alto – lagazzettadelserchio.it – Fonte: StockAdobe

I reati contestati

Le ipotesi di reato contestate riguardano violazioni delle norme ambientali previste dal D.Lgs. 152/2006. In caso di condanna, per i responsabili si prospettano pene detentive da uno a sei anni e sanzioni pecuniarie significative.

Laddove si dimostri che l’abbandono dei rifiuti abbia comportato un concreto pericolo di compromissione dell’ambiente o della salute pubblica, le aggravanti potrebbero comportare un inasprimanto ulteriore delle misure.