Pisa, triciclo nel canale: morto l’ex allenatore del Viareggio e consigliere di circoscrizione

Vigili del fuoco in soccorso - lagazzettadelserchio.it - Fonte: StockAdobe
L’episodio, che ha portato alla morte di Massimo Ghilarducci, è avvenuto nel comune di Vecchiano, lungo il canale della Bufalina.
La pineta tra Torre del Lago e Vecchiano, luogo di quiete e silenzi interrotti solo dal vento e dal canto degli uccelli, si è trasformata ancora una volta in teatro di tragedia.
Il 28 agosto, circa a metà mattina, il corpo senza vita di Massimo Gilarducci, 80 anni, è stato recuperato nel canale della Bufalina, in un tratto di campagna che porta con sé l’aura enigmatica di queste terre sospese tra mare e palude.
Ghilarducci, volto noto a Torre del Lago per la sua lunga attività politica e sportiva, aveva l’abitudine quotidiana di percorrere la pineta sul suo triciclo. Proprio durante uno di questi giri, un malore improvviso lo avrebbe fatto sbandare, trascinandolo nelle acque basse ma insidiose del canale.
Alcuni passanti hanno riconosciuto subito quel triciclo inconfondibile e, poco dopo, anche il corpo dell’uomo. L’allarme al 118 è scattato alle 10:45, ma all’arrivo dei soccorsi non c’era più nulla da fare. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco con i sommozzatori e i carabinieri, che hanno escluso la presenza di terze persone, ipotizzando un incidente autonomo.
Il caso del 10 agosto
La dinamica resta semplice nella sua crudezza: un malore, la caduta, l’impossibilità di chiedere aiuto. Ma in una zona che da sempre porta con sé ombre e sospetti, la notizia ha inizialmente fatto pensare a un ritrovamento ben più oscuro.
Solo poche settimane fa, il 10 agosto, un cadavere in decomposizione era emerso dalla stessa pineta, gettando inquietudine su due province.

Chi era Massimo Ghilarducci
L’ultima vittima non era però uno sconosciuto. Ghilarducci era stato allenatore del Viareggio calcio, consigliere di circoscrizione e presidente di Federcaccia. Militante della Lega, aveva animato con forza il dibattito politico locale, battendosi per l’autonomia di Torre del Lago.
Figura poliedrica e controversa, era anche un cacciatore appassionato e uomo di comunità, conosciuto e rispettato. Lascia la moglie e due figli. La notizia della sua morte ha raggiunto subito il sindaco di Vecchiano, Massimiliano Angori, rimasto in contatto con i carabinieri per chiarire i fatti.