Marina di Pisa, multa da 2.000 euro per alimenti scaduti nel ristorante dello stabilimento

Frigorifero di un ristorante - lagazzettadelserchio.it - Fonte: StockAdobe
L’irregolarità è stata scoperta durante un controllo dei NAS di Livorno, nell’ambito dell’operazione “Estate Tranquilla 2025“.
Gravi irregolarità nella conservazione degli alimenti sono state riscontrate lo scorso 28 agosto dai Carabinieri del NAS di Livorno all’interno del bar ristorante di uno stabilimento balneare di Marina di Pisa.
Il controllo rientrava nell’ambito dell’operazione nazionale “Estate Tranquilla 2025“, coordinata dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, mirata a verificare il rispetto delle norme igienico-sanitarie degli esercizi pubblici stagionali. Durante l’ispezione, sono stati trovati circa 40 chilogrammi di prodotti carnei e ittici – tra cui salmone, branzino, orata, tranci di carne, roastbeef e impasto di salsiccia – conservati in frigoriferi e congelatori senza la corretta etichettatura.
Molti degli alimenti, sebbene sottovuoto o congelati, non riportavano indicazioni obbligatorie quali tipologia, data di lavorazione, data di scongelamento o scadenza.
Alcuni prodotti avevano già superato la data di validità. Il gestore dello stabilimento è stato segnalato alle autorità sanitarie e amministrative per omissione delle procedure previste dal piano di autocontrollo dell’attività, essenziale per garantire la sicurezza alimentare. I Carabinieri hanno disposto il sequestro cautelare dei 40 chilogrammi di alimenti non conformi, il cui valore è stimato in circa 1.000 euro, e hanno comminato al titolare una sanzione amministrativa di 2.000 euro.
Conservazione degli alimenti: cosa dice la legge
La normativa italiana prevede conseguenze rilevanti per chi detiene o somministra cibi scaduti o non conservati secondo legge.
Civilmente, il titolare può essere chiamato a risarcire eventuali danni derivanti da intossicazioni alimentari. Penalmente, l’omessa conservazione sicura degli alimenti può configurare reati contro la salute pubblica, con sanzioni pecuniarie, interdizioni dall’attività e, nei casi più gravi, pene detentive.

Cibo scaduto: i rischi per la salute
Dal punto di vista sanitario, il consumo di alimenti mal conservati o scaduti comporta rischi concreti per la salute: intossicazioni alimentari, infezioni batteriche da salmonella, Listeria o Escherichia coli, nausea, vomito diarrea e, nei soggetti più fragili, complicanze potenzialmente gravi.
Il rispetto delle corrette modalità di conservazione e delle date di scadenza non è solo un obbligo di legge, ma una misura fondamentale per tutelare la sicurezza dei clienti e prevenire gravi rischi per la loro salute quotidiana.