Orrore nei boschi di Piazza al Serchio: fungaiolo trova un corpo impiccato

Una strada nel bosco - lagazzettadelserchio.it - Fonte: StockAdobe
La scoperta è avvenuta nel pomeriggio del 10 settembre scorso, quando un cercatore di funghi ha trovato il corpo.
Un pomeriggio che doveva profumare di muschio e castagne si è trasformato in una scena da incubo nei boschi di San Michele, frazione di Piazza al Serchio, in Garfagnana.
Era il 10 settembre quando un cercatore di funghi, addentratosi nella macchia in cerca di porcini, si è trovato davanti a un corpo senza vita appeso a un albero. Il ritrovamento ha fatto scattare immediatamente l’allarme. Sul posto sono quindi arrivati i soccorsi e le forze dell’ordine, che hanno effettuato le prime verifiche.
Nonostante l’intervento tempestivo, i sopraggiunti non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Dai primi rilievi, la causa della morte sembrerebbe essere un suicidio per impiccagione. Il magistrato di turno ha disposto i necessari accertamenti sul luogo, dopo i quali la salma è stata trasferita all’obitorio per ulteriori verifiche.
L’identità della vittima resta, per ora, avvolta nel mistero. Non è stato possibile procedere a un immediato riconoscimento, e questo rende ancora più cupa la vicenda.
Chi è l’uomo del bosco?
Gli inquirenti stanno confrontando i dati raccolti con i profili delle persone scomparse nella zona negli ultimi mesi, nella speranza di risalire al nome e alla storia dell’uomo ritrovato. Il contesto stesso contribuisce a caricare la vicenda di un’aura inquietante.
I boschi, che in Garfagnana sono da sempre luogo di lavoro e svago – tra castagneti, funghi e camminate – diventano in questo caso teatro di morte. Luoghi isolati, capaci di offrire rifugio e solitudine, possono trasformarsi in scenari ideali per un gesto estremo.

La reazione della comunità locale
L’episodio ha scosso profondamente la comunità locale. Piazza al Serchio è un piccolo comune montano, dove le notizie corrono rapide e ogni volto è familiare: proprio per questo l’attesa del riconoscimento alimenta angoscia e inquietudine.
Non è soltanto la cronaca di un suicidio, ma anche la storia di un corpo senza nome sospeso tra i rami, che restituisce alla collettività l’immagine più dura della fragilità umana. Tra le indagini in corso e il silenzio dei boschi, resta l’eco di una domanda senza risposta: chi era quell’uomo che ha scelto di scomparire proprio lì, nel cuore della Garfagnana?