Pisa, tragedia in parcheggio Ikea: 17enne perde la vita, grave l’amico

Supermercato Ikea

Megastore Ikea - lagazzettadelserchio.it - Fonte: Pixabay

A quanto pare, si tratta del tragico epilogo di un gioco praticato con frequenza tra i giovani centauri della zona.

Un pomeriggio di spensieratezza si è trasformato in tragedia mercoledì 17 settembre, nel parcheggio adiacente all’Ikea di Pisa. Jacopo Gambini, residente a San Giuliano Terme e studente del quarto anno all’ITI “Da Vinci, ha perso la vita in seguito di un violentissimo scontro frontale con l’amico sedicenne mentre entrambi erano in sella alle loro moto.

I due ragazzi facevano parte del “gruppo delle moto“, giovani centauri soliti ritrovarsi nell’area per trascorrere del tempo insieme tra chiacchiere, risate e manovre sui mezzi.

Secondo le prime ricostruzioni della Polizia municipale, potrtebbe essersi trattato di un “gioco” finito male, una pratica diffusa e ripetuta con una certa frequenza tra i ragazzi della zona.

L’impatto è stato devastante: entrambi hanno subìto un arresto cardiaco. I soccorsi del 118 hanno tentato il tutto per tutto, ma per Jacopo non c’è stato nulla da fare. L’amico, prossimo ai 17 anni, resta ricoverato in condizioni disperate nel reparto di rianimazione dell’ospedale Cisanello.

Una scena straziante agli occhi dei soccorritori

La drammaticità della scena ha reso difficile persino l’identificazione immediata dei giovani coinvolti. Solo con ulteriori accertamenti è stato chiarito che a perdere la vita è stato Jacopo. La procura per i minorenni di Firenze ha aperto un’inchiesta per accertare le responsabilità.

Le moto sono state sequestrate, i vigili urbani hanno raccolto testimonianze e stanno verificando l’esistenza di eventuali video o foto dell’incidente, diffusi sui social o nelle chat private dei ragazzi. Il dolore ha travolto due famiglie e l’intera comunità scolastica.

Motociclista giovane
Giovane motociclista – lagazzettadelserchio.it – Fonte: Pixabay

Una leggerezza trasformatasi in un incubo

Fuori dall’ospedale, amici e compagni si sono radunati tra pianti e abbracci, incapaci di comprendere un lutto così prematuro e crudele. Sono situazioni, queste, – riferisce il dirigente scolastico Federico Betti – che scuotono profondamente l’ambiente scolastico.

Non c’è dubbio che risulti necessario lavorare sulla prevenzione stradale e affrontare tutti assieme, famiglie e scuola, il tema dei comportamenti a rischio. Un dolore che resterà inciso per sempre nelle vite dei ragazzi presenti quel pomeriggio e di chi conosceva Jacopo, simbolo tragico di una leggerezza giovanile trasformata in incubo collettivo.