“Prego, favorisca i suoi Whatsapp” | Ultim’ora Carabinieri: da oggi ti controllano i messaggi, non puoi esimerti

Posto di blocco/ fonte Depositphotos- lagazzettadelserchio.it
Presta grande attenzione al posto di blocco: da oggi in poi i Carabinieri controlleranno anche i tuoi messaggi su Whatsapp. Vediamo perché.
Durante i posti di blocco, i carabinieri svolgono un’importante funzione di controllo e prevenzione, finalizzata a garantire la sicurezza pubblica e il rispetto delle leggi. Questi possono essere allestiti in punti strategici del territorio, come incroci, uscite autostradali o strade provinciali, e possono avvenire in qualsiasi momento del giorno o della notte.
Durante un posto di blocco, gli agenti possono controllare i documenti del conducente e del veicolo, come patente di guida, carta di circolazione e assicurazione. Verificano inoltre che il mezzo di trasporto sia in regola con la revisione e che non presenti modifiche non omologate. In alcuni casi, possono effettuare controlli con l’etilometro per accertare che il conducente non sia in stato di ebrezza, o ancora ispezionare il veicolo alla ricerca di sostanze stupefacenti, armi o oggetti sospetti.
I posti di blocco sono anche un mezzo per individuare persone ricercate, prevenire furti, traffici illeciti o altre attività criminali. Il cittadino è tenuto a fermarsi all’alt dei carabinieri e a collaborare con rispetto. I controlli, pur potendo sembrare invasivi, sono strumenti fondamentali per garantire l’ordine e la sicurezza nella vita quotidiana di tutti i cittadini. Da adesso in poi però oltre ai classici controlli a cui siamo abituati, dovremmo mostrare anche i nostri messaggi di Whatsapp.
Whatsapp ti fa finire in galera
E’ ovvio che se i carabinieri controllassero per qualche ragione i tuoi messaggi di Whatsapp, e riscontrassero qualcosa che non va, potresti finire subito in galera.
Ed è questo che è successo ad un ragazzo a Gallarate, finito in manette dopo che ha minacciato proprio tramite l’app di messagistica la sua fidanzata. Un messaggio su tutti però ha scioccato gli agenti, che hanno proceduto all’arresto per flagranza differita.

Il messaggio terribile inviato dal ragazzo
”Capisco le persone come Filippo Turetta. Non giustifico il gesto ma ne comprendo le motivazioni”. Con questo messaggio il 23enne, secondo quanto riportato da varesenews, ha superato il limite, facendo intervenire i carabinieri che hanno poi proceduto alla sua carcerazione.
Un arresto che forse sventa un altro possibile caso di femminicidio. A volte prevenire è meglio che curare.