Bilancio produzione industriale, Confindustria Toscana Nord annuncia “Stop alla caduta del settore moda e positivi chimica-plastica-farmaceutica, alimentare e cartari”

Produzione cartaria, particolare - lagazzettadelserchio.it - Fonte: StockAdobe
I primi tre mesi dell’anno hanno risentito, com’è naturale, della politica daziaria statunitense, ma Lucca sostanzialmente cresce.
Il primo trimestre 2025 è stato particolarmente complicato per l’industria, segnato da diversi fattori internazionali che hanno pesato sull’economia locale. Nonostante un avvio che lasciava sperare in una stabilizzazione, l’introduzione delle politiche daziarie negli Stati Uniti ha creato incertezza, influenzando negativamente la fiducia di imprese e consumatori.
Questa situazione ha generato una corsa degli importatori americani ad anticipare acquisti, alterando la normale dinamica dei flussi commerciali e peggiorando le previsioni di crescita economica globale, stimata ora al +2,8% nel 2025, in calo rispetto agli anni precedenti.
Per quanto riguarda l’area industriale di Lucca-Pistoia-Prato, la produzione nel primo trimestre è calata dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2024, ma resta comunque migliore rispetto al dato nazionale, che registra un -4%.
Rispetto al quarto trimestre 2024, invece, la produzione locale segna un aumento dell’1,4%, mentre a livello nazionale l’incremento è molto più contenuto (+0,3%). Tra i settori spicca quello della moda, che, pur in difficoltà, mostra segnali di vivacità in alcuni segmenti, mantenendosi sopra la media nazionale.
Il fattore geopolitico ed energetico
Il 2024 si era chiuso con una contrazione del volume di produzione pari al -2,2%, ma con un aumento significativo del valore delle esportazioni (+3,4%), favorito da fattori come inflazione e variazioni monetarie. Il presidente di Confindustria Toscana Nord, Daniele Matteini, sottolinea come le tensioni geopolitiche e i costi energetici abbiano pesato sul settore, ma evidenzia una leggera ripresa o almeno una stabilizzazione nel comparto moda, particolarmente importante per Prato e Pistoia.
Nel dettaglio dell’area lucchese, il vicepresidente Tiziano Pieretti segnala un aumento della produzione industriale dello 0,7% rispetto al primo trimestre 2024, risultato notevole in un contesto nazionale in calo del 4%.

La produzione industriale lucchese
Il settore nautico ha subito una flessione del 3,5%, ma rimane solido grazie ad una lunga serie di risultati positivi.
Stabili la moda (-0,4%) e l’elettromeccanica (+0,4%), mentre mostrano performance positive metallurgia (+1,9%), carta (+2%), alimentare (+3,9%) e chimica-plastica-farmaceutica (+4,3%). Le imprese lucchesi mantengono una buona presenza sui mercati globali e, nonostante le incognite internazionali e i problemi strutturali italiani, guardano con moderato ottimismo al futuro, consapevoli dell’importanza strategica dei costi energetici per la competitività.