Perdita di peso, pressione abbassata e salute al top | Questa è la DIETA che sta cambiando la medicina, addio rinunce

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Tutti parlano di una nuova dieta per perdere peso in maniera efficace. Scopriamo in cosa consiste
Tantissime persone soprattutto con l’arrivo dell’estate, desiderano tornare in forma e magari perdere qualche kg di troppo.
Andare al mare e sentirsi inadeguati in costume, può essere un vero e proprio motivo di disagio e di perdita di autostima.
Questo è il motivo per cui in tanti si rivolgono a diete drastiche e ad altre soluzioni esistenti pur di riuscire a dimagrire.
Eppure molte di queste non sono il giusto rimedio, causando spesso altri tipi di problemi. La cosa più giusta rimane quella di bilanciare senza vietarsi niente, entro i limiti. Tuttavia, di recente si parla sempre più spesso di una nuova dieta, che in molti stanno adottando. Scopriamo maggiori dettagli nei prossimi paragrafi.
Una nuova dieta per chi desidera perdere peso
Nell’ultimo periodo si parla di un nuovo tipo di dieta anche definita “dieta Dash”. Quest’ultima è una combinazione che potrebbe essere un vero aiuto per chi soffre di sindrome metabolica caratterizzata da alcuni fattori non facili da sopportare come peso, pressione alta o alto livello di glicemia. Tuttavia, gli esperti hanno scoperto che attraverso un breve digiuno la situazione potrebbe migliorare. Non parliamo solo di peso ma anche di salute ed efficienza sul sistema immunitario.
Un digiuno breve, poi tre mesi di alimentazione mirata. Il protocollo è semplice e allo stesso efficace: cinque giorni di digiuno controllato, seguiti da una dieta equilibrata e ricca di nutrienti come quella DASH, da portare avanti per tre mesi. I risultati sono abbastanza incoraggianti. Molti partecipanti hanno perso peso, visto abbassarsi la pressione arteriosa e, in diversi casi, hanno potuto ridurre l’uso dei farmaci antipertensivi. Il dato più positivo è stato la riduzione dei farmaci contro l’ipertensione da parte dei pazienti. Sono stati trovati miglioramenti anche nel microbeta intestinale. Molti batteri “cattivi ” sono diminuiti, mentre sono aumentati quelli buoni. Inoltre anche le cellule infiammatorie si sono ridotte, quindi i miglioramenti sono stati concreti.

A chi è più adatta
Al fine di comprendere meglio chi potrebbe optare per questo tipo di approccio, i ricercatori hanno analizzato le connessioni tra microbiota, sistema immunitario e pressione arteriosa. Attraverso un tipo di analisi, la network analysis, è venuto alla luce che chi aveva già all’inizio del trattamento un microbiota ricco di batteri produttori di acidi grassi a catena corta e un sistema immunitario meno “infiammato”, rispondeva meglio al digiuno in termini di abbassamento della pressione.
Sulla base di questi dati, è stato sviluppato un algoritmo predittivo: un sistema in grado di valutare, a partire da semplici dati clinici raccolti prima del trattamento, la probabilità che un paziente tragga reali benefici dal digiuno in termini di riduzione della pressione. Anche se in molti erano scettici, possiamo quindi dedurre che questo tipo di metodo funziona, e non solo per una questione di linea, bensì di salute in generale.