Mantenimento figli: la Cassazione spiazza tutti, ecco chi deve pagare di più | Altro che uguaglianza

Divorzio

Divorzio (Pexels) - Lagazzettadelserchio.it

La Cassazione ha stravolto chiunque sulla questione del mantenimento dei figli. Ha stabilito chi dei due genitori deve pagare di più. 

Nel delicato scenario di una separazione o di un divorzio, una delle questioni più complesse e sentite è quella del mantenimento dei figli.

Al di là dell’assegno mensile, spesso ci si interroga su come suddividere in modo equo le spese e in particolare quelle straordinarie.

Il dilemma su chi debba farsi carico della parte maggiore, e con quale criterio, è infatti al centro di numerosi dibattiti, sia legali che personali.

Molti credono che la divisione debba essere sempre del 50%, cioè equa, ma in realtà la Corte di Cassazione, con la sua sentenza, ha smentito questa convinzione.

Non sempre il contributo dei genitori è uguale

La giurisprudenza ha recentemente fatto chiarezza sulla questione del mantenimento dei figli a seguito di una separazione o di un divorzio. Tuttavia, diversamente da ciò che tanti pensano, ha ritenuto scorretta la divisione automatica delle spese.

Come spiega “Brocardi.it”, con la sentenza della Corte di Cassazione n. 18954/2025, i giudici hanno infatti stabilito che è errato procedere con una ripartizione automatica del 50% delle spese straordinarie tra i genitori. Ma ecco perchè.

Legge
Legge (Pexels) – Lagazzettadelserchio.it

Un diverso concetto di equità

Con questa sentenza, la Cassazione ha spiegato per quali ragioni una divisione automatica delle spese è sbagliata. Come spiega “Brocardi.it”, il giudice, senza applicare automatismi irragionevoli, deve prima effettuare un’attenta verifica delle capacità economiche di ogni genitore e poi decidere quale dei due deve provvedere maggiormente al sostegno del figlio.

Questo per garantire una maggiore equità ed evitare soprattutto che un genitore si trovi a sostenere delle spese che non può permettersi. Se il suo reddito è più basso rispetto all’altro, è quindi corretto che il genitore con il reddito più alto, si faccia carico di una spesa maggiore, soprattutto per le spese più costose e imprevedibili, come quelle mediche. Tutto questo assicurando comunque che il figlio possa continuare a godere di un adeguato tenore di vita. L’obiettivo della sentenza è sia infatti quello di tutelare il superiore interesse del minore, che di fare in modo che l’onere economico sia distribuito in modo giusto e sostenibile per tutti i genitori. Questa, secondo la legge, è quindi l’equità.