Quest’anno la stagione irrigua, ormai iniziata, si profila all’insegna della siccità, quindi con qualche difficoltà in più ad alimentare la rete di distribuzione con l’acqua del torrente Ania, nelle aree coltivate che interessano maggiormente il Consorzio Pluvioirriguo.
"Dobbiamo farcela anche quest’anno - dichiara il presidente Castelli, contando su un utilizzo adeguato del laghetto artificiale sottostante le Piane di Santa Lucia, di cui il Consorzio Pluvioirriguo dispone già dagli anni 60, per integrare la portata irrigua in Piano di Coreglia (questo laghetto conta su una capacità considerevole di 60.000 metri cubi d’acqua). E’ evidente che successivamente all’irrigazione, l’invaso va reintegrato dell’acqua consumata ed a tal fine, recentemente, è stato realizzato un progetto, finanziato dall’Unione dei Comuni della Mediavalle del Serchio, per dimezzare i tempi necessari a tale reintegro".
"Questo finanziamento - spiega il presidente - ha presupposto che fra il Consorzio e la Protezione Civile, per tramite dell’Unione dei Comuni, si realizzasse una convenzione per prelevare acqua non solo ai fini per agricoltura, bensì anche per l’uso di Antincendio. Così è stato e in data 27 marzo scorso, in coincidenza dell’incendio propagatosi nei terreni agricoli sopra Ghivizzano, c’è stato il battesimo della struttura per lo spegnimento con le acque del nostro laghetto, prelevato con elicottero, come previsto. Come in passato il Consorzio anche quest’anno ha provveduto alla pulizia di tutta l’area di proprietà interessata dall’invaso, ivi compreso l’accesso ed oggi è veramente bello il quadro ambientale che i cittadini di Coreglia possono godersi nelle passeggiate giornaliere".
"Questa struttura - conclude - ha assunto oggi un valore inestimabile poiché detiene utilità in campo agricolo, in ordine alla sicurezza ambientale e alla qualità dell’ambiente, ed è doveroso informare i cittadini che il lago, su incarico di questo Consorzio, è monitorato trimestralmente ai fini di verificarne la stabilità. Tutto questo, realizzato negli anni ’60 con la lungimiranza del presidente Manini, a difesa dell’agricoltura, oggi è quantomeno un capitale prezioso che va difeso e che negli ultimi anni si è arricchito, anche grazie all’intuizione del sindaco di Coreglia Remaschi, al quale vanno i nostri doverosi ringraziamenti".