Allarme rosso dentrifricio: “questa marca ti fa cadere tutti i denti” | Lo usano 32 milioni di italiani la mattina al bagno

Dentifricio

Dentifricio - Fonte Pexels - LaGazzettadelserchio.it

Quando acquisti il dentifricio presta molta attenzione alla scelta, il rischio di perdere i denti è dietro l’angolo.

Il dentifricio è un prezioso alleato nella nostra igiene orale e su questo non si discute. Scegliere quello giusto però, può fare la differenza.

Oggi in commercio è possibile trovarne davvero tantissimi, ma è molto importante avere le giuste informazioni su come scegliere quello più adatto alle nostre esigenze.

La scelta del dentifricio giusto è fondamentale per tutelare la salute di denti e gengive e per non incorrere poi in spiacevoli sorprese.

Tra i più acquistati vi sono alcuni marchi noti che, al contrario di quel che si pensa, possono essere davvero fatali per i nostri denti.

Dentifricio, una scoperta inaspettata

E’ stata l’associazione di consumatori Lead Safe Mama che da anni si dedica proprio ai test su varie categorie merceologiche alimentari e relative ai prodotti più familiari, ad analizzare 51 prodotti molto conosciuti. I risultati però sono stati alquanto allarmanti: il 90% dei dentifrici contiene piombo, il 65% arsenico, poco meno della metà mercurio e il 30% cadmio.

Il metallo è infatti associato a gravi danni, con effetti nefasti soprattutto per lo sviluppo del sistema nervoso dei bambini, che portano a ritardo cognitivo, disturbi emotivi, incapacità di svolgere i compiti più complessi e molti altri effetti.

Dentifricio
Dentifricio – Fonte Pexels – LaGazzettadelserchio.it

Attenzione a questi marchi

Nello specifico, secondo l‘analisi condotta, la maggior parte dei dentifrici venduti negli Stati Uniti, tra i quali alcuni marchi globali come Colgate, Sensodyne e Crest, contiene metalli pesanti. Il motivo risiede nelle materie prime utilizzate per comporre le paste. Ve ne sono diverse che possono essere veicolo di piombo, cadmio, arsenico e mercurio dispersi nell’ambiente. Il punto è quindi stabilire limiti che, a oggi, non sono sempre presenti o chiaramente definiti, per evitare che i prodotti con le concentrazioni più pericolose continuino a essere venduti, a maggior ragione se si tratta di dentifrici per bambini o biologici, e quindi percepiti come più sicuri.

L’associazione ha infatti adottato parametri molto stringenti ed estremamente più restrittivi rispetto a quelli indicati dalla Food and Drug Administration (FDA). Tuttavia è bene precisare che i quantitativi scoperti sono mediamente bassi,con alcune vistose eccezioni. E’ bene però tener conto del possibile effetto accumulo. Tutti e quattro i metalli vengono assunti anche con diversi alimenti, sono contenuti nei pesticidi e possono arrivare anche da fonti come il riso. Inoltre, sono particolarmente dannosi per i bambini, e sarebbe quindi opportuno, probabilmente, di vietarne qualunque quantità nei dentifrici dedicati a loro.