€77,47: passata la nuova Tassa Lavoratori sul cedolino | “Buon 1 maggio”: ennesima cattiveria di Giorgia Meloni

Giorgia Meloni (Wikipedia) - lagazzettadelserchio.it
Arriva la tassa che mette in ginocchio i lavoratori. Altro che festa del primo maggio. Questa tassa è per molti un’ingiustizia del governo.
Di tutte le tasse proposte dal governo, questa è per alcuni la più subdola e infatti storcono il naso a riguardo.
“Festeggiate ora l’1 maggio” ha commentato con sdegno qualcuno sui social. Per loro il governo ha commesso l’ennesima cattiveria, proponendo una tassa sulle fatture.
Impone di pagare una certa somma di denaro ogni volta che viene emessa una fattura.
Si può versare tramite un Modello F24. Vale sia per le fatture fisiche che per quelle elettroniche. Ma ecco entro quanto bisognerà pagare ed entro quando.
Le prossime scadenze da rispettare per pagare la tassa
Come “quifinanza.it” indica, per poter effettuare il pagamento bisogna rispettare alcune scadenze. Tali scadenze sono il 31 maggio, il 30 settembre, il 30 novembre e il 28 febbraio dell’anno successivo.
Bisognerà farlo sia per le fatture fisiche, che in alcuni casi anche per quelle elettroniche. Per quanto riguarda le fatture elettroniche, la procedura avviene “flaggando sulla voce bollo virtuale nel momento in cui si emette il nuovo documento”. Dopodiché l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione i dati relativi alle imposte di bollo, indicando in due elenchi le fatture elettroniche in cui è necessario pagare l’imposta e poi quelle per cui è dovuta l’imposta di bollo ma che non hanno indicazioni a riguardo. L’imposta va applicata alle fatture che superano 77,47 euro, ma ecco di quanto è il suo valore.

Un’imposta per cui molti storcono il naso
L’articolo 6 del Dpr n. 642/72, come indica anche “quifinanza.it”, prevede che, le fatture che riportano degli importi che sono soggetti a Iva, sono esenti dall’imposta di bollo.
L’Iva e l’imposta in questione sono due tributi alternativi, per cui non serve applicare l’imposta di bollo alle fatture che hanno a che vedere con importi riguardanti delle operazioni assoggettate a Iva. Per legge bisogna però pagare 2 euro d’imposta per ogni fattura emessa che supera i 77,43 euro. La cosa fa però storicere il naso a molti, che infatti non hanno accettato l’imposta. Alcuni utenti social l’hanno infatti ritenuta una cattiveria del governo e per la precisione, l’ennesima.