Corte d’Appello di Firenze: respinto l’appello del Comune di Vagli Sotto contro Coltelli e Massari

I canonici simboli della Giustizia - lagazzettadelserchio.it - Fonte: StockAdobe
Assolti in secondo grado, con la sentenza 1139/2025, un politico e un sindacalista, per una vicenda che risale al 2008.
Con la sentenza 1139/2025, la Corte d’Appello civile di Firenze ha respinto il ricorso presentato dal Comune di Vagli Sotto contro Enzo Coltelli, esponente locale del Partito Democratico, e Michele Massari, sindacalista.
I due cittadini erano stati accusati dal Comune di aver danneggiato l’amministrazione, sia economicamente che nella sua reputazione, in seguito a un esposto da loro firmato nel 2008. Secondo il Comune, quell’esposto sarebbe stato calunnioso, cioè conteneva accuse false, e avrebbe contribuito ad avviare un procedimento penale contro l’allora sindaco Puglia, poi assolto.
Tuttavia, la Corte ha respinto integralmente le accuse, confermando quanto già deciso in primo grado dal Tribunale di Lucca: l’esposto di Coltelli e Massari era una legittima espressione del diritto di critica e denuncia, non una calunnia.
Inoltre, i giudici hanno chiarito che non c’era un legame diretto tra quell’esposto e l’apertura del procedimento penale, che in realtà era già iniziato due anni prima, nel 2006. La Corte ha anche stabilito che, in ogni caso, le richieste del Comune risultavano prescritte, cioè non più valide perché presentate troppo tardi rispetto ai tempi previsti dalla legge.
Condannato il Comune di Vagli Sotto
Ma la sentenza è andata oltre: il Comune è stato condannato per lite temeraria, cioè per aver agito in giudizio senza basi solide, con un atteggiamento giudicato avventato e in contrasto con il corretto uso degli strumenti legali.
Questo tipo di comportamento configura un abuso del processo e viene punito. Per questo, l’amministrazione dovrà pagare le spese legali sostenute da Coltelli e Massari, pari a 8.470 euro ciascuno, oltre a una sanzione aggiuntiva di circa un terzo di tali spese.

Respinto anche il ricorso della nuova A.S.B.U.C. Vagli Sotto e Stazzema
La decisione arriva pochi giorni dopo un’altra sentenza della stessa Corte d’Appello, che ha respinto una causa simile avviata dalla nuova A.S.B.U.C. (Amministrazione Separata dei Beni di Uso Civico) comunale di Vagli Sotto e Stazzema, che chiedeva oltre 50.000 euro di risarcimento per lo stesso esposto del 2008.
Anche in quel caso, le richieste sono state giudicate infondate.