10 osterie TOSCANE che NON hanno mai chiuso in 400 ANNI | La bistecca più antica d’Italia l’hanno cotta qui nel 1580

Le 10 osterie toscane da non perdere

Le 10 osterie toscane da non perdere (Fonte: Canva) - www.lagazzettadelserchio.it

Ecco quali sono le 10 osterie toscane che non hanno mai chiuso in 400 anni, che dovreste andare a provare almeno una volta nella vita. 

Gli abitanti della Toscana lo sanno benissimo, non c’è niente di meglio per gustare piatti esilaranti, godere di quell’ospitalità che fa sentire a casa. Trascorrere un pomeriggio tra mangiate, bevute e quattro chiacchiere di andare in una delle antiche osterie presenti sul loro territorio, per passare un momento magico.

Molte di esse sono aperte da secoli. Qui lo scettro della gestione e della cucina se lo passano di generazione in generazione. Con quei piatti tipici che soltanto chi è di famiglia ne conosce la preparazione.

Pensate che a Firenze, da come riportano da La Cucina Italiana, ci sarebbe perfino il ristorante più antico del mondo. Fondato nel 1580 e a oggi tutt’ora aperto, famoso per i suoi gustosi manicaretti.

Per questo motivo, se quest’anno siete in vacanza in Toscana e volete provare i piatti tipici locali, ecco quali sono le 10 osterie da provare che in 400 anni non hanno mai chiuso. Ci sarà un motivo no?

Le 5 osterie toscane da provare almeno una volta nella vita

Per comodità di lettura, vi dividiamo l’elenco delle 10 osterie toscane migliori. Stilato da, La cucina italiana, in due gruppi da 5. Ovviamente questo elenco che vi riportiamo non equivale a una classifica, bensì a un elenco che raggruppa i posti migliori dove assaporare quelle antiche ricette che vengono tramandate di generazione in generazione. Le prime 5 osterie sono:

  1. Buca di Sant’Antonio: in pieno centro a Lucca, la Buca di Sant’Antonio dovrebbe essere presente dal 1782 o forse anche prima. Visto che il proprietario, Corrado Pacini ha rivelato di aver trovato una multa dell’epoca, ma magari, come ha ammesso, l’osteria potrebbe essere presenta pure da prima. La loro cucina comprende i gusti della tradizione: dalla pasta fresca a quella ripiena, alla carne tipica e così via;
  2. Ristorante Erasmo: si trova a Moriano, a Lucca, fondato nel 1760 ed è gestito dalla famiglia Marcucci da sette generazioni. Anche qui la loro cucina tipica è il motivo per cui i clienti non ne avrebbero mai abbastanza: “Abbiamo i tordelli, la pasta fresca ripiena tipica di queste parti, la trippa, molte zuppe e i maccheroni intordellati, con il sugo di carne”, rivela Paola Marcucci;
  3. Ristorante Paoli: da qui ci sono passati tutti gli abitanti di Firenze. Per non parlare quei grandi nomi come per esempio Giacomo Puccini, Carlo Collodi, Giuseppe Ungaretti e così via. Attivo dal 1827, questo ristorante è uno dei più amati della città dove la loro cucina è famosa ovunque in zona per svariati piatti, tant’è che Augusto Novelli scriveva su Firenze: “Le cose importanti sono tre: la cupola del Brunellesco, il piazzale Michelangiolo e i fagioli del Paoli”;
  4. Osteria dell’Agnolo: si trova a Firenze e come vi dicevamo in apertura dovrebbe essere uno dei più antichi del mondo. Come recita anche la loro insegna, visto che dovrebbe essere aperto dal 1580, tant’è che a gustare la loro cucina sarebbe andato perfino Leonardo Da Vinci in persona. La qualità dei loro piatti resta sempre alta e i turisti ne vanno matti;
  5. Buca Lapi: in attività già nel 1879, questo ristorante (i ristoranti toscani che hanno “buca” all’inizio del nome sono quelli che presentano una parte seminterrata), gestito dal gentile signor Ghinassi, mostra un menù succulento. A tal proposito il proprietario ci tiene a precisare su uno dei suoi punti di forza: “La bistecca cotta al carbone d’ulivo qui è una cosa seria. Non è una fiorentina, in fondo cosa significa? La bistecca è bistecca…”;
Dove mangiare in Toscana
Dove mangiare in Toscana (Fonte: Canva) – www.lagazzettadelserchio.it

Le ultime 5 osterie toscane presenti nell’elenco da provare in vacanza

Ecco dunque che si conclude l’elenco delle 10 osterie toscane da provare almeno una volta nella vita. Considerate le migliori, secondo la lista redatta da, La cucina italiana. Vediamo quindi le ultime 5 che ricordiamo non indicano una numerazione in ordine di gradimento, bensì un semplice elenco puntato:

  1. Trattoria Coco Lezzone: una delle trattorie più famose di Firenze. Attiva dagli inizi dell’Ottocento, come rivela la proprietaria attuale, la signora Paoli, il menù è composto dai piatti dell’epoca. Come rivela: “Abbiamo la fiorentina cotta a legna, l’artista di maiale servita con l’osso…Accendiamo la vecchia stufa, la stessa da cent’anni, e mettiamo gli umidi sopra e gli arrosti dentro. Niente intingoli inutili, mai.”;
  2. Villa Machiavelli: in questo luogo a 20 chilometri da Firenze, precisamente a Sant’Andrea in Percussina. I fiorentini ci passano pomeriggi interi, per perdersi nella bellezza del posto e anche in quella cucina di un tempo che non ha mai abbandonato quelle vie. In passato la locanda si chiamava l’Albergaccio. Adesso la ricordano con questo nome visto che Niccolò Machiavelli si rifugiò qui dopo essere stato esiliato da Firenze nel 1512. A oggi si mangiano sia piatti tradizionali che nuovi come rivela il proprietario: “Per esempio la finocchiona che non è quella che si intende comunemente, ma un piatto ispirato dallo stesso Machiavelli…”;
  3. Osteria La Mescita: è uno dei ristoranti più antichi di Pisa. Tant’è che la prima attività aperta, un chiostro, è addirittura datata verso l’anno Mille. A oggi è amato da tutti, soprattutto dagli universitari e oltre alla location resterete incantati dalla loro tipica cucina toscana prelibata. Come il risotto al Chianti e pecorino che fa fare faville alle papille gustative;
  4. Tre Cristi: l’antica insegna risale al 1830, anno della sua fondazione, venendo definito come il ristorante più antico di Siena. Qui di personaggi storici ne sarebbero passati molti da Renato Guttuso a Benedetto Croce, fino ad arrivare a Vittorio Gassman e così via. Ad oggi la loro cucina si basa molto sul pesce, dove il crudo di mare e la calamarata con il nero di seppia, tra i vari piatti, sono dei veri gioiellini gastronomici;
  5. Bar Civili: non è soltanto un bar, dove il ponce (caffè corretto alla livornese con zucchero semolato, buccia di limone e rum) regna sovrano, ma è anche un’osteria molto antica. Come rivelano il cuoco e uno dei proprietari: “Ci siamo dal 1890. Il Civili era una fiaschetteria con giardino che faceva anche da ristorante. Dopo essere stato a lungo solo bar da 15 anni è di nuovo anche trattoria. È vero, siamo famosissimi per il ponce, inventato nel 1700, ma perfezionato proprio qui fra gli anni Sessanta e Settanta, ma prepariamo anche molti piatti di pesce e di carne…”.