Sigarette: stop al POS per i tabaccai | La legge INCASTRA i fumatori incalliti, senza contanti ti attacchi al tram

Novità per il POS (Fonte: Canva) - www.lagazzettadelserchio.it
Come mai si parla di stop al POS per i tabaccai per pagare le sigarette? Se non hai contanti non puoi più acquistarle. Facciamo chiarezza.
Non c’è bisogno di ricordare quanto il fumo sia dannoso per la salute, non soltanto per chi fuma, ma anche per chi è accanto e respira il cosiddetto fumo passivo. Addirittura la “morte in culla” che colpisce purtroppo alcuni neonati, aumenta di probabilità di comparsa se i genitori o un genitore fuma.
A parte questa doverosa premessa anche se ovviamente ognuno è libero di fare quel che vuole, visto che non c’è una legge che vieta di fumare in generale, ma soltanto in alcune aree, per le quali è prevista una multa: come per esempio all’interno dei ristoranti, all’interno degli ospedali e così via.
Il discorso di oggi che sta dividendo l’opinione pubblica riguarda il pagamento delle sigarette, argomento che ha da sempre acceso gli animi sia per una questione di prezzo che per una questione di modalità.
Per questo la comunicazione dello stop al POS per i tabaccai ha acceso nuovamente la polemica, soprattutto per chi non vuole pagare con i contanti. Ecco che cos’è successo.
L’obbligo del pagamento con il POS
In Italia, l’obbligo per i commercianti e i professionisti di accettare il pagamento con il POS, quindi attraverso carte di debito, prepagate o carte di credito è attivo dal 30 giugno 2022. Questa decisione è stata presa dallo Stato per ridurre i casi di evasione fiscale, visto che i pagamenti sono tutti tracciati. A parte qualche eccezione, ma la maggior parte devono accettare i pagamenti elettronici, pena una sanzione di 30 euro con l’aggiunta del 4% dell’importo per ogni transazione rifiutata.
Il problema principale per cui gli esercenti non amano il pagamento digitale è per le commissioni che gli vengono a costare su ogni transazione. Finché la cifra è alta, hanno comunque un margine di guadagno, ma quando la cifra è bassa, spesso costa più la commissione del conto totale. A prescindere da questo però, l’elenco stilato indicava chiaramente anche il tabaccaio tra i non esclusi ad accettare il pagamento tramite POS, perfino sulle sigarette. Eppure qualcosa potrebbe cambiare.

Le sigarette non si pagano con il POS
Dopo aver appreso la normativa nel paragrafo precedente, come mai i tabaccai possono rifiutare il pagamento con il POS per le sigarette? Come riportato da Brocardi, una nuova sentenza rilasciata dal Giudice di Pace di Genova ha ribaltato totalmente la situazione in merito a cosa il tabaccaio è obbligato a far pagare con la moneta elettronica e cosa no. In pratica, tutto è successo qualche settimana fa con una donna che voleva acquistare un pacchetto di sigarette, per il valore di 5,50 euro e pagarlo tramite carta. Al rifiuto dell’esercente, ne è nato un diverbio terminato con la GdF che ha emesso nei confronti del tabaccaio una multa del valore di 35,50 euro.
Non contento dell’esito, il titolare ha fatto così ricorso, ottenendo dal Giudice di Pace di Genova, non solo la cancellazione della multa ma anche la condanna della Prefettura al pagamento delle spese di lite. Il giudice ha dato ragione alla difesa: per i pagamenti di generi di Monopolio, il commerciante ha un guadagno minimo, il quale scenderebbe ancora di più per via delle commissioni del POS. Chissà se questa nuova sentenza aprirà le porte ad altre future da parte di altri commercianti a tal proposito?