1.000 EURO a figlio e ti dicono pure “prenditela comoda” | INPS sorprende tutti, ecco cosa fare

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Incentivo inaspettato per i genitori. Scopri come ottenere 1000 euro a figlio e come richiederlo.

In questi anni sono diversi i supporti economici erogati dal Governo a favore dei cittadini Tra i più importanti vi è proprio la possibilità di ottenere un contributo pari a 1000 euro a figlio.

Si tratta di una misura pensata per contrastare il calo delle nascite nel nostro Paese e aiutare le famiglie in cui nasce un figlio.

Oggi, questo incentivo è molto importante visto che l’Italia si trova ad affrontare una grave crisi demografica e una popolazione che invecchia rapidamente.

Tuttavia, negli ultimi giorni, è stato proprio l’Inps a comunicare l’estensione dell’arco temporale per ottenere questo contributo. Scopriamo tutti i dettagli nei prossimi paragrafi.

Contributo di 1000 euro a figlio

All’interno delle misure inserite nell’ultima legge di Bilancio, troviamo il Bonus Nati, corrisposto una tantum.  Tale incentivo si rivolge ai genitori di bambini nati o adottati a partire dal 1° gennaio di quest’anno. A richiederlo può essere chiunque viva legalmente in Italia e abbia accolto un figlio nel 2025. Quindi non solo cittadini italiani, ma anche europei residenti e cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno di lungo periodo o un contratto di lavoro di almeno sei mesi. Condizione necessaria è che l’ISEE del nucleo familiare deve essere inferiore ai 40.000 euro annui, un tetto che abbraccia una grande di famiglie italiane. Per richiedere il Bonus Nuovi Nati, occorre inoltrare la domanda online all’INPS, accedendo tramite SPID, CIE o CNS, entro 60 giorni dalla nascita o dall’adozione del figlio.

Ma non è tutto. L’Inps con l’ultima circolare ufficiale, ha comunicato che il termine per ottenere tale contributo economico è stato esteso da 60 a 120 giorni a decorrere dalla data dell’evento che dà diritto al beneficio, ossia la nascita del minore o il suo ingresso in famiglia tramite adozione o affidamento. “Un’estensione significativa pensata per semplificare l’accesso al beneficio e andare incontro alle esigenze organizzative dei neogenitori”, ha sottolineato l’Istituto in una nota.

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Bonus – FontePixabay – LaGazzettadelserchio.it

La comunicazione Inps

L’Inps con la sua comunicazione ha fatto sapere che, in merito agli eventi verificatisi tra il 1° gennaio 2025 e il 24 maggio 2025, per chi non ha potuto presentare la domanda entro i precedenti termini, è prevista un’apposita finestra di recupero: in tali casi sarà possibile presentare la domanda fino al 22 settembre 2025, anche se siano già trascorsi i precedenti 60 giorni. Restano invariati i criteri di ammissibilità e le modalità operative per la presentazione della domanda.

Inoltre l’INPS ha riportato che, per quel che riguarda le istanze Bonus nido 2025 inoltrate nell’anno in corso, le domande accolte risultano pari a circa l’85%, mentre la percentuale di quelle respinte si attesta allo 0,67%.” Un dato da cui si evince la capacità dell’Istituto di tradurre con efficacia e concretezza le politiche di supporto alla genitorialità in misure realmente accessibili alle famiglie”, ha concluso l’Inps.