NASpI, dite addio all’ASSEGNO | Da ottobre cambia la musica, vi toccherà chiedere aiuto alla Caritas

Restituzione Naspi

Restituzione Naspi - foto Canva - lagazzettadelserchio.it

La situazione è davvero delicata per i percettori della NASpI, pertanto bisogna fare chiarezza su quello che accadrà nei prossimi mesi.

Percepire la NASpI è sicuramente il modo migliore per tutte quelle persone che si sono ritrovate a perdere il lavoro da un momento all’altro e che necessitano quindi di un sussidio economico, un sostegno finanziario capace di aiutare anche chi deve portare avanti una vita familiare.

Infatti, quante volte, in seguito alla chiusura di una fabbrica, di un’azienda o di un grande supermercato, ci si è ritrovati improvvisamente senza un euro e senza un’occupazione stabile?

In questi casi lo Stato non resta a guardare. Previa presentazione di una documentazione corretta che attesti lo status di lavoratore ormai disoccupato, viene riconosciuta la possibilità di ricevere questa somma. Essa è calcolata in proporzione agli stipendi percepiti negli ultimi tempi.

L’obiettivo della NASpI per i lavoratori

Ovviamente, questo sostegno economico ha anche lo scopo di accompagnare il beneficiario nella ricerca di una nuova occupazione a medio-lungo termine. In modo da generare nuovamente forza lavoro all’interno del Paese.

La NASpI, quindi, deve essere vista non solo come un aiuto concreto che lo Stato mette a disposizione, ma anche come uno sprono ad impegnarsi nella ricerca di altre soluzioni lavorative. Approfittando delle numerose opportunità presenti sul territorio.

Restituzione Naspi
Restituzione Naspi per molti – foto Canva – lagazzettadelserchio.it

Attenzione a questi furbetti

Se non si riescono a valutare in maniera adeguata le offerte reperibili online, esistono comunque altre possibilità. Recarsi agli uffici di collocamento o rivolgersi alle agenzie interinali, che si occupano di veicolare il curriculum e le esperienze lavorative dei candidati, facilitando così la ricerca della soluzione più congeniale.

Ma se vi dicessimo che, purtroppo, la NASpI è destinata a non essere più garantita per tutti? Ebbene sì: le regole sono cambiate. Come riportato da ideabuilding.it, la NASpI verrà erogata fino a un massimo di 24 mesi; tuttavia, la situazione cambia per coloro che lavorano con contratti a termine, in particolare i lavoratori stagionali del settore alberghiero e turistico. Ad esempio, chi accumula assenze ingiustificate fino a subire un licenziamento non riceverà più alcuna indennità di disoccupazione, poiché il comportamento sarà considerato assimilabile a dimissioni volontarie.