Il boom del digitale ha spalancato le porte a nuove professioni, e a nuovi modi per vivere e praticare il proprio lavoro. In tal senso, c'è una figura che spicca in questo insieme, e si tratta dei digital nomad: professionisti che combinano l'attività lavorativa con uno spirito votato all'avventura e alla scoperta, viaggiando e abitando in città sempre diverse, soprattutto all'estero. Questa modalità lavorativa, pur suscitando curiosità e interesse, non è facile e richiede dunque un approccio attento per poter essere sostenibile nel tempo.
La transizione verso il nomadismo digitale
La transizione verso una vita da viaggiatore lavoratore non avviene di punto in bianco. Richiede pianificazione, flessibilità e una certa capacità di adattarsi, che potrà essere poi "allenata" mese dopo mese. I digital nomad spesso iniziano la loro avventura incrementando gradualmente la propria "libertà geografica", magari iniziando con brevi viaggi per poi allungare i tempi e ampliare le distanze. Questo permette di testare l'equilibrio tra i compiti lavorativi da svolgere per i clienti e alcune variabili come i fusi orari e la bravura nell'improvvisare.
D'altronde il nomadismo digitale altro non è che l'espressione della società di oggi. Una società cosmopolita e globale, dove si è cittadini del mondo, e che si riflette non solo sulle professioni ma anche sugli hobby. Basti pensare al mondo dei videogame, anch'esso trasformato in chiave digital, come dimostra la tecnologia usata per giocare in streaming da remoto, ad esempio. Il segreto, dunque, è capire come rimanere in contatto con tutti senza staccarsi dal "mondo fisico" che noi tutti conosciamo, per sfruttare al massimo le grandi potenzialità offerte da Internet e godere di entrambe le realtá.
Ritornando ai nomadi digitali, come anticipato, la loro vita non è tutta rose e fiori. Ci sono alcune criticità da affrontare, come la gestione delle finanze e del budget mensile, e la tipica incognita economica che fa parte della vita dei freelance. I liberi professionisti itineranti, al pari di chi non ama viaggiare, devono infatti sapersi vendere e devono soprattutto sapere come affrontare quei periodi dove il lavoro scarseggia.
La scelta di una destinazione dove il costo della vita è contenuto può essere strategica, ma non deve mai precludere la qualità della vita o della connessione a Internet, senza la quale il lavoro del nomade digitale non può esistere. Conoscere la propria routine produttiva è essenziale: alcuni professionisti preferiscono lavorare a contatto con gli altri, negli Internet cafè oppure negli spazi adibiti al co-working. Altri, invece, amano la tranquillità del proprio alloggio.
Il nomadismo digitale cambia le persone
Lavorare con il digitale, viaggiando, vuol dire modificare le proprie routine e abbandonare la proverbiale "coperta di Linus". Il carattere cambia, così come cambiano le abitudini quotidiane, i gusti e persino il modo di intendere il proprio corpo. C'è chi inizia a dedicarsi allo sport, e chi decide di farsi ispirare dai tatuaggi su film e serie tv di questo articolo pubblicato sulla sezione blog di Betway Casino per regalarsi un ricordo di una certa esperienza vissuta all'estero.
Il networking è un altro aspetto vitale, perché all'estero la solitudine è un nemico pericoloso, che può facilmente prendere il sopravvento. La socialità, anche a livello quotidiano, diventa dunque essenziale per poter abbracciare una vita da nomade digitale.
