Elogiata e bacchettata, poi nuovamente decantata per poi deludere un’altra volta. La stagione della Fiorentina 2022-2023 sembra un po’ una canzone che non “sale” mai di ritmo, e questa altalena di risultati e prestazioni preoccupa e non poco i tifosi viola, nonostante tutto sempre caldi e presenti sia in trasferta che al Franchi.
Il 2023 dovrebbe rappresentare l’anno in cui la squadra viola si conferma definitivamente fra le prime sei/sette forze del torneo di A, e l’anno in cui anche Italiano trova la propria consacrazione anche in Europa in Conference, ma al momento il trend appare leggermente in discesa.
Durante la stagione 2021-2022 la Fiorentina di Vincenzo Italiano aveva strappato diversi applausi in giro per l’Italia, spesso sciorinando un calcio di alto livello come poche altre compagini hanno fatto. Vero è però che il finale di stagione non era stato coerente con l’ottimo campionato disputato, e le tre sconfitte in quattro partite a Genova con la Sampdoria per 4-1, e prima a Salerno per 2-1 e a Milano per 1-0, avevano messo a rischio una qualificazione europea che fino a inizio maggio sembrava certa.
Poi l’exploit all’ultima giornata contro i “nemici” juventini aveva legittimato la posizione conquistata anticipando la "grande" Atalanta di appena tre punti. Il 2022 non è invece iniziato nel migliore dei modi, e dove potrà essere la “viola” a maggio è difficile da prevedere anche se al momento non brilla positivamente nei pronostici calcistici. Tra l'altro, la viola ha visto la temporanea partenza del capitano Milenkovic che ha raggiunto la sua Serbia a Qatar 20220. Le partite di questi giorni stanno vedendo la stessa nazionale serba lottare per superare la fase a gironi. La Fiorentina, d'altro canto, spera che il suo capitano superi indenne e quindi senza infortuni, la kermesse planetaria.
Nonostante quindi un po' di apprensione riguardo l'andamento dei "suoi" ai mondiali, sia la Fiorentina che Italiano, risultano assolutamente promossi. Non ci sono dubbi sul fatto che un club per legittimare i propri progressi debba esprimersi bene in Europa. Ciò è accaduto con l’Atalanta dei miracoli, che fino a quando non ha partecipato con “successo” alla Champions League, nell’immaginario di tutti restava una piacevole “sorpresa”, ma nulla più.
Lo stesso accade per la viola, che sta cercando di inserirsi nuovamente nell’élite del calcio italiano, là dove merita di essere, sia per blasone, che per importanza della “piazza”, e di conseguenza prendersi il proprio spazio anche in Europa. L’avversario uscito dal sorteggio della Conference League non è assolutamente uno di quelli più facili: il Braga è difatti stabilmente fra le prime cinque del campionato portoghese da ben otto anni, e ha recentemente messo nella propria bacheca tre Taça de Portugal negli ultimi sette anni.
Potremmo dire che la squadra portoghese sia un piccolo step più avanti rispetto alla Fiorentina nel proprio percorso per diventare una “grande”. Il 2023 è l’anno in cui si capirà dunque che tipo di squadra è la Fiorentina, e indirettamente anche quanto Italiano dovrà ancora migliorare nella gestione di un gruppo quando le competizioni diventano due, o addirittura tre.
L’allenatore ha la totale fiducia non soltanto della società, ma anche dell’ambiente viola, ora bisognerà vedere se sarà supportato nel mercato di gennaio con qualche ritocco da parte della presidenza.