Pezzotto, ora si fa sul serio: in Toscana partono le sanzioni, già identificati centinaia di utenti | Multe da oltre 4,000 euro

La guerra del pezzotto

La guerra del pezzotto (Fonte: Canva) - www.lagazzettadelserchio.it

La guerra del pezzotto è iniziata ufficialmente e in Toscana partono le prime sanzioni, identificati già centinaia di utenti, con multe da oltre 4000 euro.

L’Italia ha avviato una vera e propria battaglia contro la pirateria online, in quanto, l’occhio vigile della legge non si concentra più soltanto su chi trasmette contenuti illegali, ma anche a chi ne usufruisce, quindi il cittadino.

Anche perché quando si guarda un contenuto coperto da copyright illegalmente, non si commette “soltanto” un reato che porta a un effetto domino di vasta portata, con conseguenza infatti dell’aumento dei costi di gestione a chi invece paga un abbonamento regolare, ma anche a un problema di sicurezza.

Per questo la guerra del pezzotto è iniziata ufficialmente e in Toscana partono le prime multe agli utenti, sono già stati identificati centinaia di utenti e le ammende sono parecchio salate.

Cosa si intende per pezzotto

Il fenomeno ormai conosciuto come quello del “pezzotto” ha preso piede in Italia in maniera sempre crescente. Cos’è in poche parole: è un dispositivo illegale che permette di accedere ad una vasta gamma di contenuti che normalmente sarebbero visibili soltanto sulle piattaforme di streaming legale e a pagamento come Netflix, Sky, DAZN, Prime Video e così via. Questo pezzotto come viene chiamato, sfrutta una tecnologia IPTV che permette di trasmettere quindi contenuti di vario genere, attraverso le varie piattaforme di Internet, sfruttando abbonamenti legittimi convertiti poi in flussi illegali.

In tutto ciò quindi a farne le spese non sono soltanto le piattaforme ufficiali che subiscono gravi perdite economiche ma anche gli utenti finali, in quanto rischiano sanzioni legali e anche problemi di sicurezza informatica, visto che in questi siti illegali, si nascondono spesso virus che tentano di carpire i dati degli utenti. Per combattere tutto questo quindi, stanno partendo controlli e sanzioni, non soltanto a chi guarda contenuti sportivi illegalmente, pagando anche abbonamenti a queste piattaforme truffaldine ma anche chi guarda un film o serie tv in streaming, in piattaforme quali Streaming Community.

Multati centinaia di utenti
Multati centinaia di utenti (Fonte: Canva)- www.lagazzettadelserchio.it

Moltissime le sanzioni previste per gli utenti

Se avete sempre rispettato la legge del copyright, guardando i contenuti protetti pagando gli appositi abbonamenti delle piattaforme legali, non avrete nulla da temere, mentre per chi è caduto nella classica rete del pezzotto, potrebbe presto ricevere una multa salata. Questa presa di posizione delle autorità non riguarda soltanto gli utenti toscani ma quelli di tutta Italia, i quali potrebbero vedersi recapitare una multa di 154 euro come prima avvertimento e poi di 5000 euro, in caso di recidività.

Come riportano da brocardi.it, sarebbero già 2266 gli utenti identificati residenti in 80 province italiane, scoperti mediante il tracciamento degli indirizzi IP. Questa è la prima volta che a essere colpiti non è soltanto chi offre questi “servizi” ma anche a chi ne ha fruito. Come ha rivelato il generale di brigata Gaetano Cutarelli: “Abbiamo svolto un’analisi dettagliata di regione, età, lavoro e ormai non si scappa più. Adesso possiamo bloccare lo streaming in due minuti in maniera automatica”.