Molti ignorano che in Toscana c’è la CITTÀ DEL DIAVOLO | Luogo perfetto per chi ama gli horror, meno adatto ai fifoni

La città del diavolo (Fonte: Canva) - www.lagazzettadelserchio.it
Non tutti lo sanno ma in Toscana c’è la città del diavolo, il luogo che gli amanti dell’horror vogliono vedere, mentre i più fifoni cercano di evitarlo.
Ci sono tre tipi di persone a questo mondo: coloro che amano l’horror, coloro che non dormono per una settimana dopo aver sentito soltanto la sigla iniziale del film e coloro che dicono di non averne paura ma che comunque se possono, evitano di guardarli.
Ci sono alcune trame realizzate talmente tanto bene che catturano l’attenzione dello spettatore. Lo fanno sobbalzare dalla sedia per ogni rumore o azione improvvisa. Non è infatti una novità leggere di spettatori che al cinema sono svenuti dalla paura, o che hanno vomitato o addirittura che sono dovuti uscire dalla sala, per le immagini troppo cruenti.
I film horror possono spaventare perché giocano su quelle paure popolari che derivano dal passato, per le quali aleggia un velo di mistero. La scienza ha una spiegazione a tutto, smontando molto spesso fatti paranormali, anche se in alcuni contesti non c’è una spiegazione a quello che è successo, restando quindi un fatto inspiegabile.
Se quindi molti staranno lontani da sale cinematografiche e film trasmessi sul piccolo schermo durante la notte di Halloween, potranno invece andare a visitare in Toscana, quella che è stata definita la città del diavolo. Ecco di cosa parliamo.
I luoghi mistici in Italia
L’Italia è invasa dalla bellezza, dall’arte, dalla cultura e da quelle opere nate dalla mente geniale di pittori, scultori e artisti in generale che arricchiscono il nostro patrimonio culturale, da Nord a Sud. Sappiamo anche che nella nostra tradizione, i miti e le leggende vengono ancora trasmesse di generazione in generazione. Se è il mistero che vi intriga, sappiate che nel nostro paese, sono molti i luoghi che ancora oggi sono presi d’assalto dai turisti curiosi. Essi vogliono vedere da vicino, quello che narra la storia mistica del luogo.
Oltre alla città del diavolo di cui vi parleremo a breve, tra i tanti, ve ne citiamo altri tre da visitare. Restiamo in Toscana precisamente all’Abbazia di San Galgano. Luogo abbandonato in cui emerge una spada in un blocco di pietra, protetta da una teca di vetro. Alcuni storici sono convinti che quella spada possa essere Excalibur, che prima di appartenere a Re Artù era del suo fedele cavaliere Gawain o Galgano in italiano.
Un altro mistero si cela verso la Porta Alchemica a Roma. Massimiliano Savelli Palombara, aristocratico del 17° secolo, appassionato di esoterismo, fece costruire questa porta dopo aver trovato dei lingotti e una pergamena con simboli misteriosi. Essi furono messi sulla porta con la speranza che le generazioni future potessero dare risposta al mistero. Infatti la sera prima, uno dei suoi ospiti aveva rivelato di poter trasformare l’erba in lingotti d’oro. Da quel momento sparì e nessuno ne seppe più nulla.

La città del diavolo si trova in Toscana
Infine tra i tanti luoghi troviamo la Villa Palagonia a Bagheria in Sicilia, dove il suo eccentrico proprietario considerato pazzo, ma in realtà forse, solo frainteso, creò diversi mostri che abitano la sua villa, frutto della sua immaginazione. Il risultato finale è talmente bello, come la Sala degli Specchi che almeno una volta nella vita dovreste vederla, come riportano da it.latuaitalia.ru.
Oltre ai luoghi sopra citati, eccoci giunti a quella che viene considerata la città del diavolo, la potete trovare in Toscana e tranquilli che siate amanti degli horror o fifoni, tutti potranno ammirare questa location. Parliamo del maestoso e imponente Ponte della Maddalena, detta anche Ponte del Diavolo, all’altezza di Borgo a Mozzano. Questo nome lo deve dalla leggenda che aleggia attorno a questa costruzione del 1300. Quando un capo muratore, accortosi che non sarebbe mai riuscito a consegnare il ponte finito, entro la fine dei lavori, si rivolse al maligno per chiedere aiuto a terminare i lavori.
Ovviamente come succede sempre, il male non fa nulla per nulla. Motivo per cui, terminò i lavori ma in cambio comunicò all’uomo che avrebbe preso l’anima del primo passante che sarebbe passato sopra. Il muratore, preso dal rimorso, confessò tutto quanto a un religioso il quale gli consigliò di far passare per primo un porcellino. In questo modo il diavolo fu beffato e scomparve nelle acque del fiume. Questa leggenda attira ancora molti turisti a vedere il famoso ponte.