Toscana 2030 all’attacco di Sistema Ambiente: presunta violazione dell’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori

Spionaggio con binocolo

Occhi indiscreti spiano per mezzo di un binocolo - lagazzettadelserchio.it - Fonte: StockAdobe

Preso di mira dal gruppo civico l’uso di investigatori privati in sostituzione dei classici sistemi automatici di sorveglianza.

Toscana 2030 accusa pubblicamente Sistema Ambiente SpA per aver impiegato investigatori privati al fine di monitorare i propri dipendenti, una pratica che – secondo il presidente Domenico Capezzoli – violerebbe l’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori (Legge 300/1970), che disciplina severamente l’uso di controlli a distanza sul luogo di lavoro.

Sistema Ambiente è una società in house che gestisce i servizi di igiene urbana, raccolta differenziata, riciclo e gestione degli impianti di trattamento rifiuti nel Comune di Lucca e in altri territori della provincia.

I quanto soggetto a capitale interamente pubblico, la società è tenuta al rispetto rigoroso di trasparenza, legalità e tutela dei diritti fondamentali del personale. Capezzoli denuncia un aggiramento delle norme da parte dell’azienda: Sistema Ambiente avrebbe cioè sostituito i dispositivi tecnologici con investigatori in carne e ossa, lasciando però invariato il principio.

Si tratterebbe di un controllo occulto, non autorizzato e privo del coinvolgimento delle rappresentanze sindacali. Il presidente di Toscana 2030 parla di “un attacco alla dignità del lavoro” e di una “pratica umiliante che mina la fiducia reciproca in azienda“.

Cosa dice l’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori

L’articolo 4 dello Statuto dei lavoratori stabilisce che qualsiasi sistema di controllo a distanza – anche indiretto – deve essere autorizzato dall’Ispettorato del lavoro o concordato con i sindacati, e solo per esigenze organizzative, produttive, di sicurezza o tutela del patrimonio.

L’uso di tali sistemi senza le dovute garanzie viola i principi di proporzionalità, necessità, finalità e trasparenza, oltre a compromettere il diritto alla privacy e alla libertà del lavoratore.

Operatori ecologici raccolgono rifiuti
Addetti alla raccolta rifiuti al lavoro – lagazzettadelserchio.it – Fonte: StockAdobe

Le richieste di Toscana 2030

Toscana 2030 chiede l’immediata cessazione dell’uso di investigatori privati da parte di Sistema Ambiente, l’apertura di un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali e la garanzia che qualsiasi eventuale strumento di monitoraggio futuro venga preventivamente concordato.

Capezzoli conclude intimando all’azienda che se non farà marcia indietro, verrà sostenuta ogni forma di azione legale e di protesta necessaria per difendere i lavoratori da un ritorno a logiche di sorveglianza autoritaria incompatibili con un ambiente di lavoro sano e civile.