TOSCANA, PENSIONATI BEFFATI | Il fisco italiano li segue ovunque, per loro costi RADDOPPIATI

Pensionati beffati in Toscana (Fonte: Canva) - www.lagazzettadelserchio.it
Come mai i pensionati toscani sarebbero stati beffati dal fisco italiano, per quella questione di costi raddoppiati?
Quando si arriva finalmente al tanto sospirato giorno in cui si salutano colleghi e responsabili, per poter abbracciare la vita da pensionati, sono molti i cambiamenti a cui l’ex lavoratore dovrà abituarsi.
Se da una parte c’è la gioia di poter vivere senza guardare costantemente l’orologio o del timbrare il cartellino, dall’altra, potrebbe sopraggiungere una certa tristezza per qualcuno, come se si sentissero spaesati, senza più un obiettivo, dopo tanti anni in cui si sono fatte sempre le medesime azioni.
Per questo motivo bisognerebbe subito pensare a come impiegare al meglio la propria vita da pensionati, la quale non deve per forza trasformarsi in un perenne momento da stare seduti sul divano in panciolle a guardare soap opere, se non è quello che volete almeno.
Una volta capito come impiegare le proprie giornate nel migliore dei modi, c’è un altro aspetto che preoccupa molti e cioè quello economico, visto che le entrate subiscono una notevole sforbiciata. A tal proposito, quella notizia dei costi raddoppiati ai danni dei pensionati toscani dal fisco italiano sta facendo discutere.
Quando un pensionato decide di trasferirsi all’estero
Sono molti i pensionati che decidono di trasferirsi all’estero, in quegli Stati dove le tasse sono minori rispetto a quelle italiane, in modo da vivere in maniera più serena, con il reddito che si ha a disposizione. Il principio di base per cui molti pensionati italiani si trasferiscono all’estero, si riferisce alle convenzioni bilaterali, che vietano le doppie imposizioni tributarie tra l’Italia e gli altri Paesi del mondo.
Questo vuol dire che un cittadino non può essere tassato due volte, quindi sia dall’Italia che dal nuovo paese di residenza, ma o solo dall’Italia, o solo dal nuovo Stato o se no suddivise tra i due Stati. Allora perché si parla di quei costi raddoppiati?

La questione dei costi sulle pensioni raddoppiati
Come mai si parla di pensionati beffati dal fisco italiano, per quei costi raddoppiati? Ebbene, per prima cosa chiariamo che questo discorso non vale soltanto per i pensionati toscani ma anche per quelli delle altre regioni, essendo una regola nazionale. Secondo, come riportano da brocardi.it, i pensionati che hanno lavorato nel settore pubblico, possono usufruire di quella convenzione bilaterale, grazie alle quali, non potranno essere tassati due volte. Quindi sia dall’Italia che dal nuovo Stato di residenza.
Ma sarà uguale per i pensionati che hanno lavorato nel settore pubblico? La risposta è no. Questo perché per chi ha lavorato nella Pubblica Amministrazione, non ha diritto all’agevolazione sopra riportata, in quanto i pensionati dovranno pagare la doppia imposizione fiscale, pagando quindi sia le tasse italiane che quelle del nuovo paese estero di residenza. Per il momento, gli ex dipendenti pubblici non pagano la doppia tassazione soltanto se si trasferiscono in Cile, in Senegal, in Australia o Tunisia.