Orrido di Botri: riaperte le visite con nuove regole rigorose per l’accesso all’oasi

Orrido di Botri - lagazzettadelserchio.it - Fonte: rgpbio.it
Da oggi è possibile riprendere le escursioni naturalistiche, ma solo se dotati di casco protettivo e di scarpe da trekking.
A partire da oggi, sabato 12 luglio, l’Orrido di Botri riapre al pubblico, e lo fa all’insegna di un rinnovato equilibrio tra accessibilità e tutela ambientale.
Cuore selvaggio e maestoso della Val Fegana, questa profonda gola calcarea torna a essere percorribile grazie a un nuovo accordo triennale siglato tra il Comune di Bagni di Lucca e il Reparto Carabinieri per la biodiversità di Lucca.
Un’intesa che punta a rafforzare la protezione dell’oasi, riconosciuta come una delle riserve naturali più preziose della Toscana. La presentazione ufficiale si è svolta nei giorni scorsi alla presenza del tenente colonnello Cecilia Tucci, comandante dei Carabinieri Forestali di Lucca, che ha sottolineato come la sfida sia costruire un modello di gestione in cui conservazione e valorizzazione camminino insieme.
Sulla stessa linea il sindaco Paolo Michelini, che ha parlato dell’Orrido come di un volano turistico-ambientale da custodire con attenzione, e l’assessora all’ambiente Lucia Priscilla Valentino, che ha evidenziato la centralità del lavoro di squadra, affidato all’associazione Canyon Natura Toscana.
Come e quando visitare l’Orrido
Le nuove regole d’accesso puntano su controllo, sicurezza e sostenibilità. si potrà visitare la riserva tutti i giorni fino a metà settembre, con orario continuato dalle 9 alle 18.
L’ultimo ingresso sarà consentito alle 15, per garantire il tempo necessario all’escursione, che dura in media tre ore. La presenza sarà limitata a un massimo di 300 persone al giorno, con non più di 100 visitatori contemporaneamente nel canyon, suddivisi in gruppi di 25 persone ogni mezz’ora. L’accesso è gratuito ma regolato: sarà necessario ritirare un ticket presso il punto informazioni di Ponte a Gaio, presentando un documento.

Cosa serve sapere per partecipare
L’itinerario, impegnativo e adatto solo a escursionisti esperti, prevede obbligatoriamente casco e scarpe da trekking.
Animali domestici, musica, raccolta piante e accensione fuochi sono vietati. In caso di maltempo, la chiusura sarà immediata. I minori sotto i 4 anni non sono ammessi, mentre i bambini fino a 12 anni potranno accedere solo se accompagnati. Per chi viene da lontano, la prenotazione telefonica è vivamente consigliata.