Permessi 104 raddoppiati, tre giorni diventano sei con un semplice passo | Nessuno potrà dirti nulla: la legge lo conferma

Donna aiuta un anziano

Donna aiuta un anziano (Pexels) - Lagazzettadelserchio.it

La legge conferma la possibilità di raddoppiare i giorni di permesso per fornire assistenza. Da tre che erano, adesso diventano sei. 

La Legge 104 rappresenta un pilastro fondamentale per il sostegno ai lavoratori che si trovano a conciliare l’attività professionale con l’assistenza a un familiare con una grave disabilità.

Tra le misure più utilizzate, i permessi retribuiti di tre giorni al mese offrono un aiuto concreto per gestire gli impegni di cura. Tuttavia, esiste una possibilità, spesso ignorata, che consente di raddoppiare questi giorni di assenza, portandoli a un totale di sei al mese.

Si tratta di un’eccezione che la normativa prevede e che riconosce le difficoltà di chi si trova ad affrontare un carico assistenziale particolarmente gravoso.

Un’opportunità che è pienamente supportata dalla legge e che fa la differenza nella vita di molti caregiver, garantendo un diritto che non può essere negato.

Non più tre giorni, ma sei per la Legge 104

Il raddoppio dei permessi è strettamente legato a una specifica condizione: la necessità di prestare assistenza a più di un familiare grave. Per poter usufruire di questo beneficio, come spiega “Ideabuilding.it”, il lavoratore deve dimostrare di essere il caregiver di due o più persone che rientrano nelle categorie previste dalla legge (coniuge, parenti o affini entro il primo grado, o in casi specifici entro il secondo).

È importante però sottolineare che la cura non deve avvenire in contemporanea. Il richiedente dovrà infatti dimostrare che ogni assistito ha bisogno di un determinato tempo di cura e che le giornate non si sovrappongono.

Assistenza
Assistenza (Pexels) – Lagazzettadelserchio.it

Una grande opportunità per i caregirvers

Per ottenere il raddoppio, la procedura è chiara e conforme alla narrativa. Il lavoratore infatti, non deve fare altro che presentare all’INPS le domande distinte, una per ogni familiare distinto. Questo modo, sancito dal Decreto Legislativo 119 del 2011, assicura che il diritto venga riconosciuto senza ambiguità.

Se quindi il dipendente si occupa sia del padre che della madre, entrambi con disabilità grave, può richiedere e ottenere sei giorni di permesso retribuito al mese, a condizione però che l’assistenza sia prestata in momenti separati. In questo modo, la legge riconosce e supporta l’enorme impegno dei caregiver che si dedicano a più di una persona, alleggerendo un compito che altrimenti non sarebbe sostenibile.