Cimiteri italiani, cambia la legge: da oggi non puoi più farlo gratis | Devi pagare per forza “l’accesso allo Stato”

Nuovo divieto nei cimiteri italiani Fonte-Pixabay-fietzfotos-LaGazzettadelSerchio.it
Ecco che cosa accadrà da adesso in poi nei cimiteri italiani. Ti conviene informarti, se non vuoi rischiare di sborsare migliaia di euro.
Non si potrà più fare gratis: tassato il gesto che tanti forse finora consideravano innocuo.
Scopri qual è la novità che riguarda tutti i luoghi di sepoltura presenti lungo lo stivale, da nord a sud.
Nei cimiteri del Bel Paese vige un nuovo divieto. Scopri di che cosa si tratta
Non farti cogliere impreparato, potrebbero portarti via migliaia e migliaia di euro.
Cimiteri italiani, la grande novità annunciata nelle scorse ore
I cimiteri sono luoghi di grande importanza, specialmente per chi crede nell’al di là. Sono stati, da sempre, un canale di contatto con i propri cari, esaltato e rispettato perché capace di far rivivere il legame con le persone amate anche dopo la morte. Sin dall’antichità hanno rappresentato un luogo sacro, dove poter pregare e riconciliarsi con i defunti. Accanto ai cimiteri tradizionali, vi sono diversi cimiteri monumentali. In Italia se ne contano tanti di enorme valore architettonico.
I cimiteri monumentali di Milano, Torino, Bari, Napoli e Cremona ad esempio sono veri e propri musei a cielo aperto. Qui si trovano sculture, dipinti e tanti esempi di arte funeraria di nomi importanti, che hanno fatto la storia dell’arte del nostro Paese. Nei cimiteri italiani vigono precise regole, nonostante siano luoghi di sepoltura, queste norme vanno oltre il rito e la solennità del momento di riconciliazione con i cari passati a miglior vita. Proprio nelle ultime ore ha fatto molto clamore la notizia di un nuovo divieto, che riguarda proprio i cimiteri.

Il nuovo divieto imposto alla cittadinanza: se lo vuoi fare devi pagare la multa
Nelle scorse ore alcuni malviventi hanno tentato di portar via uno degli alberi che sono stati piantati di recente nel Cimitero di Scorzé, in provincia di Venezia. Come si legge tra le news pubblicate di recente sul sito web www.ilgazzettino.it, i sorveglianti hanno trovato l’albero sradicato, abbandonato dai ladri. I criminali lo avevano lasciato a terra, per poi recuperarlo in un secondo momento e sottrarlo al luogo sacro a cui era stato destinato.
Purtroppo non è la prima volta che si verifica un episodio di questo genere e già diversi cipressi sono stati oggetto di furto nel medesimo cimitero. La multa per chi compie un gesto simile può andare da mille a tremila euro, se non viene danneggiata alcuna tomba e se si tratta solo di appropriazione indebita o può essere punti con reclusione da sei mesi a tre anni, se il reato configura un atto di vilipendio delle tombe.