Allarme STIPENDI AGOSTO | Se spunta questo codice ti portano via centinaia di euro senza avvisarti, italiani disperati

Stipendio sotto attacco (Fonte: Canva) - www.lagazzettadelserchio.it
Cosa vuol dire che gli stipendi sono sotto attacco nel mese di agosto e che se trovate questo codice, vedrete una grossa decurtazione?
Ogni lavoratore non vede l’ora di ricevere la tanto attesa busta paga, in quanto, a prescindere che viviate da soli o che facciate parte di un nucleo familiare più o meno ampio, contate su quella cifra per poter andare avanti con la vostra vita.
Anche perché i cittadini alla fine vorrebbero semplicemente poter aver un lavoro, un’entrata fissa in modo da poter pagare i vari debiti, tasse e costo della vita classico, potendosi anche ritagliare qualche piccolo sfizio, come per esempio un viaggetto estivo per qualche meta da sogno.
Grazie allo stipendio infatti è possibile portare la propria vita a livelli successivi, come per esempio l’acquisto di una casa, di un’auto e così via, pagando tutto un po’ per volta. Ovviamente questo delicato equilibrio viene meno ogni volta che c’è un imprevisto.
Basta un ritardo, una riduzione o una decurtazione improvvisa per ribaltare la situazione, proprio come Borghese con i suoi voti finali. Per questo motivo, molti cittadini potrebbero non essere contenti che si parla di “stipendio sotto attacco” per questo mese di agosto se trovate questo codice. Ecco di cosa parliamo.
Un codice che genera ansia ai lavoratori
Non c’è soltanto questo codice a generare ansia tra i lavoratori, visto che ogni mese potrebbe arrivare qualche trattenuta imprevista di cui magari non se ne conosceva l’esistenza. Questo avviene soprattutto quando si dispone di più CU, in quanto se da una parte si è contenti di percepire di più, dall’altra si deve essere consapevoli del fatto che le tasse che vi verranno decurtate saranno più alte e quindi, fareste meglio a chiedere che vi vengano rateizzate in modo da non dover dire addio al vostro stipendio tutto in una volta.
In merito a questo codice tanto temuto invece, questa imposta dovrà essere pagata da tutti i lavoratori: se si è dipendenti, questa tassa verrà anticipata dal datore di lavoro che si farà carico del versamento della stessa in veste di sostituto d’imposta. In seguito il titolare dovrà rientrare di questa cifra facendola pagare al dipendente o in un’unica soluzione, oppure in più rate; se si è liberi professionisti invece, sarà il lavoratore stesso che se ne farà carico, pagandola direttamente tramite il servizio e-banking, oppure tramite l’Agenzia delle Entrate o tramite società finanziarie che sono autorizzate a operare in tal senso.

Di quale pagamento si sta parlando
Qual è quindi il codice che genera ansia tra i lavoratori, i quali parlano di stipendi sotto attacco nella busta paga di agosto? Ebbene, come possiamo leggere da romait.it, il codice tributo di cui parliamo è il 3801 e altro non è che l’addizionale regionale IRPEF, quindi l’imposta che si applica regolarmente al salario sia degli autonomi che dei dipendenti. Quindi questa decurtazione non si verifica soltanto ad agosto ma durante i vari periodi di conguaglio, con le successive rate.
Il problema di fondo non è quindi l’esistenza di questa imposta che sappiamo tutti essere presente ma il suo corrispettivo, in quanto, pur sapendo che l’aliquota base corrisponde all’1,23%, le regioni hanno autonomia in questo, potendola far arrivare anche fino a un massimo di 3,23% di decurtazione dal salario.