Anno X
Sabato 27 Aprile 2024
  - GIORNALE NON VACCINATO
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

Scritto da andrea pedri
Garfagnana
22 Marzo 2024

Visite: 363

È ormai da quasi più di un secolo che la scienza storica, abbandonato l’unico paradigma della cronaca dei “grandi”, ha deciso di aprire le proprie porte alle varie modalità con cui gli esseri umani vivevano e pensavano il loro tempo, concentrandosi sempre più sulle storie di coloro che, nelle epoche passate, sarebbero stati cancellati senza appello dalle onde del fluire del tempo. Storie di ultimi, racconti di persone comuni, “gesta” di semplici uomini e donne alle prese sia con le sfide del loro tempo che con quegli interrogativi che la nostra specie si porta dietro dall’alba dei tempi. Momenti ben circoscritti e geograficamente delimitati; eppure, molto spesso così eloquenti da darci una chiave di lettura ulteriore per capire il presente. Il Novecento, da questo punto di vista, è stato un vero e proprio scrigno di “racconti di normalità” – anche se di normale in molti casi non avevano proprio nulla – creando per la prima volta una mitologia popolare con cui le vicissitudini dei “piccoli” si intrecciavano in maniera indissolubile ai grandi eventi che hanno segnato in maniera indelebile la “grande” storia. Le testimonianze del secolo scorso, oltre alla loro importanza, sono rivestite da una carica emotiva non da poco poiché, molto spesso, inserite all’interno dei numerosi conflitti e dei genocidi sviluppatisi su tutto il pianeta: una scia di sangue che non ha davvero risparmiato nessuno.

Si provi a pensare solamente all’antisemitismo in Europa tra le due Guerre mondiali col terrificante epilogo della Shoa: i documenti ufficiali sono stati certamente importanti nel dare una conformazione al fenomeno, ma è stato grazie alle narrazioni dei sopravvissuti e degli “emigrati” ad aver donato profondità e significato a quella catastrofe umana.

In alcuni casi, per di più, non sono stati nemmeno gli stessi protagonisti a pubblicare o esporre le loro memorie, ma eredi, parenti o intellettuali interessati al loro vissuto.

Soffermandoci su quest’ambito, e se restiamo all’interno della nostra provincia, non si può di certo non citare la professoressa ed ex preside Ave Marchi, autrice di un volume bibliografico incentrato su due famiglie ebraiche – i Lukacs e i Berkovics – residenti sul territorio di Marlia dagli Anni ’30 e in seguito “emigrate” verso l’America Centrale per evitare le discriminazioni e le violenze scaturite dall’emanazione delle leggi razziali nel 1938.

Il testo, edito nel 2024, è intitolato “I Dottorini di Marlia e il loro viaggio per emigrazione”, pubblicato nel 13esimo volume dei Quaderni della Fondazione “Paolo Cresci per la storia dell’emigrazione italiana”, di cui la Marchi è anche presidente.

La presentazione della dissertazione storica, nella serata di ieri, ha toccato anche i lidi dell’Alta Garfagnana, Piazza al Serchio per la precisione, dove la scrittrice è stata invitata come ospite nel classico appuntamento culturale dei “Giovedì al Museo”, come sempre organizzato dal Museo italiano dell’immaginario folklorico.

Attraverso una narrazione estremamente dettagliata ma mai ampollosa, l’autrice ha raccontato al pubblico in presenza e in collegamento da casa l’epopea drammatica dei Lukacs e dei Berkovics, già costretti a lasciare l’Ungheria per avere la possibilità di studiare e in seguito spinti di nuovo a lasciare la patria adottiva alla ricerca di un posto in cui essere ebrei non fosse un reato e una colpa.

Un viaggio lunghissimo, toccante e doloroso, che Marchi ha ricostruito attraverso un minuzioso lavoro di ricerca delle fonti, costituite da carteggi – in italiano e spagnolo – da testimonianze orali di chi ancora ricordava i “Dottorini” di Marlia – tra cui anche i genitori della stessa scrittrice – e di Maria, figlia di uno dei protagonisti della storia: Stefano Lukacs.

Ma perché, sorge spontanea la domanda, venivano appellati come Dottorini? Nella risposta si può trovare una commistione di attività lavorative, difficoltà di pronuncia, caratteristiche fisiche e una dolcezza dettata dall’apprezzamento popolare. Gli studi accademici delle due famiglie, infatti, erano incentrati sulla medicina, e non è un caso che praticassero la professione sul territorio della Lucchesia. Gli abitanti locali, d’altra parte, avevano difficoltà a pronunciare i loro cognomi, e visto che due di loro erano pure di bassa statura iniziarono ad apostrofarli con questo bonario nomignolo.

Una storia, dunque, che trova al proprio interno anche momenti di dolcezza e aneddoti che strappano un fugace sorriso, ma che soprattutto mette in risalto quanto la sofferenza e lo straniamento di un continuo peregrinare siano tenacemente accompagnati dall’incrollabile volontà non semplicemente di sopravvivere, ma di realizzarsi come esseri umani a dispetto del tempo in cui si vive e della cultura di cui si è portatori.

Pin It
Tuttonatura
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie

ULTIME NOTIZIE BREVI

Spazio disponibilie

Il comitato La Cornice di Vico Pancellorum comunica che l’evento del  28 aprile a Vico Pancellorum Bagni  di…

Il 24 aprile si terrà presso Palazzo Bernardini a Lucca, la presentazione del concorso:”Eureka! Funziona!”, organizzato da Lu-Me (Fedelmeccanica…

Spazio disponibilie

Italia, Grecia, Turchia: Sei un giovane desideroso di esplorare nuovi orizzonti? Vuoi fare parte di un'iniziativa ispiratrice volta a…

Nuova settimana, nuovi appuntamenti sul territorio per Patrizio Andreuccetti, candidato a sindaco in vista delle elezioni dell'8 e…

Spazio disponibilie

Il nostro Under 23 Guido Pardini ha partecipato alla classica Sinalunga…

L'azienda USL Toscana nord ovest informa che a partire da oggi, lunedì 15 aprile, cessa l'incarico di medica…

Lunedì 15 aprile, alle ore 17, presso la Sala Colombo in Via del Giardino 47, sarà proposto…

La Lega Spi Cgil di Lucca e Pescaglia, visto l’ultimo documento prodotto dagli studenti del Liceo Vallisneri di…

Spazio disponibilie

Si terrà domani 10 aprile alle ore 18.30, presso la sala consiliare del palazzo comunale, il consiglio straordinario richiesto…

Spazio disponibilie

RICERCA NEL SITO

Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie
Spazio disponibilie