Conad, scandalo al reparto ortofrutta: mangi questo prodotto e ti portano in terapia intensiva | Legambiente è disperata

Caos al reparto ortofrutta

Caos al reparto ortofrutta (Fonte: Canva) - www.lagazzettadelserchio.it

Dopo lo studio emerso da Legambiente per questa frutta che trovate non solo al Conad ma in qualunque altro supermercato, discount o mercato, il popolo del web vive in apprensione.

Il segreto per cercare di vivere il più a lungo possibile e possibilmente in salute è quello di adottare una dieta equilibrata e bilanciata, bevendo regolarmente l’acqua ed effettuando con costanza sport di qualunque genere.

Perfino 30 minuti di camminata veloce al giorno possono darvi degli effetti positivi sul vostro organismo che neanche potete immaginare. Oltre a questo, consumare frutta e verdura è una componente essenziale per mantenere in equilibrio il vostro peso.

Eppure, nonostante molti cittadini cercano di essere ligi al dovere, dopo quello studio emerso da Legambiente in merito alla frutta contaminata, il popolo del web è in apprensione. Anche perché potreste acquistarla ovunque, non soltanto al Conad ma anche in tutti gli altri supermercati, discount o mercati.

Come difendersi dal problema emerso dai vari studi

Prima di rivelarvi i risultati emersi dallo studio di Legambiente e qual è la frutta in questione che ha fatto agitare la rete, volevamo riportarvi subito i tre metodi da utilizzare per poter mangiare la vostra frutta in tranquillità, secondo quanto letto su money.it.

Sicuramente lavare la frutta e la verdura per bene sotto l’acqua corrente, strofinando con una spazzola, in maniera delicata la loro superficie è il primo passo, seguito da quello di effettuare poi un secondo lavaggio con acqua e bicarbonato o con aceto di mele, sfruttando così le loro capacità antibatteriche e infine togliere sempre la buccia e la pelle dov’è possibile, in modo da mangiare soltanto la polpa o comunque la parte interna non a rischio contaminazione.

Come consumare frutta e verdura
Come consumare frutta e verdura (Fonte: Canva) – www.lagazzettadelserchio.it

Lo studio emerso da Legambiente in merito al reparto ortofrutta

Come mai è scoppiato il caos tra il popolo del web in merito a quei risultati emersi dallo studio condotto da Legambiente in merito al reparto ortofrutta presente non soltanto al Conad ma in tutti gli altri supermercati, discount e mercati? Come riportano da money.it, pochi mesi da Legambiente e Alce Nera hanno condotto uno studio in merito alle contaminazioni alimentari e dopo aver analizzato 5mila campioni di prodotti agricoli, sia di quelli classici che biologici, è emerso che nel 74,1% c’è un’alta traccia di pesticidi. I 3 frutti più contaminati di tutti sono state: le pere, le pesche e gli agrumi in generale.

Non soltanto loro hanno svolto questo studio in merito alla preoccupazione di quello che potrebbero andare a consumare i cittadini, in quanto dallo studio emerso dall’ISDE, l’International Society of Doctors for Environment, pare che l’uso di pesticidi PFAS è triplicato dal 2011 al 2021 e che il nostro Paese sia risultato uno dei peggiori in merito all’uso di questo, spiccando in negativo, banane, pere e pesche italiane. Ma possiamo andare avanti anche parlando dei risultati ottenuti dall’Environmental Working Group, il gruppo no profit americano che ogni anno svolge ricerche in merito ai prodotti chimici tossici utilizzati e sul grado di inquinamento agricolo. Ebbene, i prodotti risultati più contaminati sono state: le mele, le fragole, l’uva, gli spinaci, i pomodori, le pesche, le ciliegie, i peperoni, i mirtilli, i fagiolini e il cavolo riccio. In attesa che qualcosa possa cambiare, è molto importante seguire i consigli che vi abbiamo riportato nel paragrafo precedente.