Assegno Unico ridotto a 57 euro? È una trappola dell’ISEE vecchio: ecco come farti ridare i soldi

L'assegno unico ridotto

L'assegno unico ridotto (Fonte: Canva) - www.lagazzettadelserchio.it

AllorEcco cosa sta succedendo in merito al caso dell’Assegno Unico ridotto e al vecchio ISEE: ecco come riavere i soldi indietro.

Ci risiamo, è tempo di dichiarazione dei redditi e come ogni anno, i cittadini cercano in rete le nuove notizie aggiornate in merito alle disposizioni di quest’anno. Ovviamente si spera sempre di poter detrarre il più possibile. Così come poter beneficiare di tutti gli aiuti possibili che vengono messi a disposizione dalla Legge di Bilancio.

Soprattutto chi ha figli, data la grossa mole di spesa, è normale che cerca di recuperare il più possibile, per evitare di intaccare troppo i risparmi, date le elevate spese da sostenere durante l’anno, tra spese scolastiche, alimentari, mediche e così via.

In merito all’Assegno Unico, c’è grande apprensione visto che diversi cittadini potrebbero vederselo ridurre a 57 euro, senza sapere il motivo. Sveliamo quindi come farvi ridare i soldi e soprattutto perché il “colpevole” è il vecchio ISEE.

Chi riceve l’Assegno Unico

L’Assegno Unico e universale per i figli, che per comodità è stato abbreviato semplicemente in Assegno Unico. Esso è quel contributo mensile destinato ai nuclei familiari con figli a carico. Verrà inoltrato fino al 21esimo anno di vita della prole o in maniera illimitata per chi ha figli disabili a carico. Questo aiuto può essere richiesto dai lavoratori dipendenti, da quelli autonomi, ma anche dai pensionati, disoccupati e inoccupati.

La cifra di questo benefit varierà in base alla situazione del richiedente, infatti ricordiamo che la cifra minima che verrà corrisposta sarà di 57,50 euro per chi non dovesse presentare l’ISEE o per chi presentasse un reddito annuo superiore ai 45.939,56 euro. Ricordiamo che nel momento in cui l’Assegno Unico viene accettato, sarà previsto un meccanismo di rinnovo automatico, cioè che il cittadino non dovrà presentare la domanda ogni anno, a che questo partirà in automatico. C’è soltanto un’azione che il cittadino dovrà svolgere, pena, l’abbassamento al minimo dell’importo versato.

Come ottenere i soldi che vi spettano nell'Assegno Unico
Come ottenere i soldi che vi spettano nell’Assegno Unico (Fonte: Canva) – www.lagazzettadelserchio.it

Come riottenere la cifra totale dell’Assegno Unico

Allora, come dicevamo quindi c’è un’unica azione che i cittadini dovranno compiere ogni anno, per poter mantenere la medesima cifra dell’Assegno Unico, senza vederselo ridurre al minimo, cioè 57 euro. Questo dipenderà anche dal vecchio ISEE. In quanto per poter ottenere gli arretrati avrete tempo fino al 30 giugno 2025 per presentare il nuovo ISEE con la compilazione del nuovo DSU.

Infatti, sono principalmente due i motivi per cui un cittadino potrebbe vedersi ridurre l’assegno alla cifra minima. Non ha presentato la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) e quindi non ha ottenuto l’attestazione ISEE recente. Oppure non ha provveduto ad aggiornare entro i termini indicati dall’INPS, la propria situazione reddituale e patrimoniale, all’interno dell’ISEE. Quindi, nel momento in cui non avrete svolto tutto questo entro il 25 febbraio 2025, non vi preoccupate, perché avrete tempo fino al 30 giugno per poter mettervi in regola, ottenendo così gli arretrati che vi spettano, come riportano da Brocardi.